Cari Amici,
me lo aspettavo e puntualmente è accaduto: l’esposto per pubblicità ingannevole nel blog di Beppe Grillo che abbiamo presentato all’Antitrust, ha scatenato il putiferio. Io personalmente sono un deludente, traditore, pseudo-paladino dei consumatori. L’Associazione che ho contribuito a fondare va demolita, azzerata, abbattuta, con buona pace (o forse no) di chi ci lavora. Il sacrilegio che abbiamo commesso, a quanto pare, è imperdonabile; lesa maestà chiedere lumi su quella dicitura (“Non riceve alcun finanziamento pubblico”) che ci ha fatto storcere il naso.
L’età, purtroppo, mi ha abituato a conoscere – in “anticipo” – le reazione alle nostre iniziative. Ma questo non cancella l’assurdità di una simile reazione, cui in Italia – Paese di campanili – siamo tristemente abituati. L’assurdo sta nel fatto che due (due!) giorni fa, la situazione era esattamente opposta: noi avevamo appena fatto recapitare una diffida sul tavolo di Matteo Renzi, intimandogli di astenersi da qualsiasi forma di propaganda politica (così da non influenzare illegittimamente il voto degli elettori). In quel momento eravamo grillini, 5stellini, casaleggini, e via blaterando: sul web, vi garantisco, il tenore era proprio questo. Stessa scena solo giovedì scorso, quando sempre al Premier abbiamo contestato quel logo malandrino della Apple che campeggiava nel corso della diretta-video con gli elettori (“Matteo risponde”). Come? Ma proprio con un esposto all’Antitrust, pensate che coincidenza: e non solo, era il secondo in pochi giorni!
“Chi non è con me è contro di me”, da noi, è un concetto-simbolo dello sfacelo: “chi non è con me”, infatti, non è detto che sia “contro di me”: può essere anche, semplicemente, libero. Questi pochi giorni, semmai, dimostrano proprio che non guardiamo in faccia nessuno: e questa è una garanzia sulla trasparenza del nostro operato. Mentre altri amoreggiano con partiti, sindacati e compagnia cantante, noi interveniamo quando rileviamo qualcosa che non va: niente di più, niente di meno. Dietrologisti e complottisti vari possono gridare allo scandalo, possono anche invocare chissà quali trame segrete, ma non ci faranno cambiare idea: chi sa qualcosa su di me, su di noi, conosce le ragioni delle nostre scelte. Giachetti fuma alla Camera? Interveniamo. Lo faremmo anche se a farlo fossero Marchini, Meloni, Fassina, Raggi. In Italia, qualcuno che non segue le ragioni della maggioranza, che rompe le scatole, è raro un cane giallo: e anche chi non è d’accordo con noi, almeno questo, dovrebbe riconoscercelo.
Il Codacons è e resterà indipendente. Non come tanti altri, che di indipendente hanno solo l’ingresso.
A presto,
CR