Ora anche Dacia Maraini – che fa pure rima con la ex presidente della Camera, Laura Boldrini – si sveglia, come se fosse ancora nel ’68, e se la prende con Miss Italia. Allora il Codacons, che veicola – anche grazie alla bellezza e a Miss Italia – un importantissimo strumento di difesa delle donne, lo sportello anti-stalking (che in questi anni ha aiutato centinaia di donne a salvarsi dalla bruta violenza dei maschi), si dichiara colpevole.
Colpevole di affermare che la bellezza non coincide con la mercificazione, colpevole di ribadire che sfilare in costume da bagno con un numero aiuta solo a capire una cosa fondamentale: che la bellezza va rispettata e che le ragazze di Miss Italia vanno rispettate, che devono farlo tutti e anche Dacia Maraini. Anche lei dovrebbe piuttosto salire su quel palco e, come fa il Codacons a ogni selezione regionale, ascoltare le terribili storie di violenza che molte ragazze conoscono bene, per convincere le “Miss” a denunciare sempre e subito chi non le rispetta come donne e giovani ragazze (e non le rispetta anche chi si oppone all’idea che liberamente scelgano di sfilare in costume bagno, con un numero: Maraini in primis).
A Dacia Maraini diciamo che farebbe cosa buona e giusta se insorgesse contro le migliaia di foto di nudi su social come Instagram, con bambini mostrati come trofei da imbarazzanti “influencer” che per farsi pagare dai venditori di merci di ogni genere sventolano culo, tette e bimbi seminudi nell’etere, figli inconsapevoli e che mai hanno autorizzato la diffusione a cani e porci della loro immagine.
Come all’epoca a Laura Boldrini, a Dacia Maraini ricordiamo che non si può fare di tutta l’erba un fascio, compiendo una generalizzazione ingiusta e fuori luogo. Il problema della donna ridotta a bella statuina muta esiste ma riguarda altre trasmissioni, nelle quali vengono inserite ragazze svestite – il cui unico scopo è mantenere davanti la tv i telespettatori di sesso maschile.
Miss Italia, al contrario, è una gara di bellezza – che mostra, esalta e valorizza la bellezza femminile, ma non la utilizza come strumento fuori contesto per raccogliere qualche punto in più di audience. Lo tenga a mente, la prossima volta.