CONCORDIA: NO A RISARCIMENTI E INDENNIZZI DEL TUTTO INADEGUATI!

Il Codacons replica al Comitato Naufraghi della Costa Concordia, che ha esultato oggi per l’accordo raggiunto con Costa Crociere, e all’associazione Federconsumatori, che ha lanciato generiche accuse circa “onerose spese di carattere legale, a cui qualcuno è sempre e comunque interessato”.

La nostra associazione non fa il tifo per la soluzione della class action rispetto a quella di un accordo transattivo, a differenza di altre associazioni che per oscure e misteriose ragioni propendono per intese e transazioni – spiega il Codacons – Crediamo che ogni passeggero della Concordia debba essere libero di fare la scelta che ritiene più conveniente considerato che la somma di 11-14.000 euro offerta da Costa Crociere è irrisoria rispetto al rischio di morire e agli effetti permanenti che segneranno la vita dei passeggeri, e che qualora la class action americana e poi quella italiana non dovessero avere successo, i passeggeri della nave potranno sempre e comunque agire individualmente o collettivamente per ottenere dai giudici una somma non inferiore agli 11-14.000 euro offerti, possibilità valida per i prossimi 10 anni.

Riteniamo quindi intelligente e giusto tentare la strada della class action negli Usa, paese dove la vita umana, in termini di risarcimento, ha un valore superiore rispetto alla giurisdizione italiana, per poi agire in modo diverso se necessario.

Tutti i particolari della class action del Codacons avviata negli Stati Uniti, saranno resi noti martedì 31 gennaio nel corso di una conferenza stampa indetta a Genova per le ore 13:30 in Piazza Piccapietra. 
 

Ascoltate l’intervista al TG1:

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/edizioni/ContentSet-c33de60a-a1bf-4300-ac15-b69858f98313-tg1.html

 Voi cosa ne pensate?

3 Commenti

  • Buongiorno,
    Desidero esprimere il mio parere su quanto da Voi suggerito.
    Le persone coinvolte nel tragico incidente, sicuramente hanno subito uno stress psicologico oltre che fisico, per non parlare poi delle persone che purtroppo non sono piu’ con noi, certo e’ che se consigliati dai media e da siti come il Vostro non possono che essere incentivati a dover sostenere cause legali, che contribuiscono ad ingrassare altre categorie quali avvocati e associazioni come la Vs.
    Perché’ non lasciate che il senso del buon padre di famiglia prevalga su ognuno di noi? La cattiveria con cui vengono esposti i fatti e con cui vengono inoltrati suggerimenti mi sembra eccessiva.
    Ritengo quindi intelligente lasciare che ognuno faccia la Sua considerazione del caso, senza bisogno di istigazioni atte solo a screditare e danneggiare il Paese in cui viviamo.
    Roberta

  • Personalmente non sono in grado di valutare se la transazione concordata tra Costa Crociere ed i suoi passeggeri sia da considerarsi equa o da rivedersi.
    Tuttavia ritengo apprezzabile e degno di lode il comportamento della compagnia che immediatamente si è resa disponibile a raggiungere un accordo ed altrettanto immediatamente ha dato la disponibilità finanziaria per risarcire i propri ospiti.
    Ho appena letto delle richieste avanzate da alcuni passeggeri americani e francamente trovo la loro richiesta ridicola e priva di ogni fondamento logico.
    E’ innegabile che i sopravvissuti abbiano sostenuto situazioni di stress psicologico molto gravi, tuttavia non credo che tali malesseri possano essere curati con il denaro.
    Noto anche con grande stupore che molti “passeggeri stressati ed impauriti”, nonostante il loro stato mentale così compromesso, non disdegnano di partecipare con assidua presenza ai vari talk show sull’argomento. Forse la luce delle telecamere ha un potere curativo che tutti noi ignoravamo fino ad oggi.
    Forse sarebbe opportuno che ognuno si facesse un esame di coscienza e tutti smettessero di lucrare avidamente sulle disgrazie.

  • 3.Caro rienzi (volutamente minuscolo…), questo è solo vero e puro SCIACALLAGGIO!!! Il risarcimento proposto è più che congruo!! 11.000 + 3.000 €. a testa ripagano assolutamente di tutti i disagi coloro che non hanno subito ferite o, peggio, che sono morti…per questi, ovviamente, la storia è diversa!! Ma Lei la deve far finita di farsi pubblicità sulle disgrazie degli altri e, soprattutto, senza pensare alle conseguenze che un’azione come quella che vuol fare lei potrebbe avere sulla Costa Crociere e, soprattutto, sui suoi Dipendenti (e con la D maiuscola!!). Si occupi dei petrolieri così, anche lei, potrebbe, forse, fare qualche cosa di un po’ più utile!!!

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