Qualche parola di approfondimento riguardo l’iniziativa organizzata a Taranto e che ha coinvolto Fedez in materia di diritto alla salute e danni prodotti dall’Ilva.
Prima di tutto, la scelta di “sotterrare l’ascia di guerra” è frutto di una decisione comune, assunta contestualmente dall’Associazione e da Fedez dopo le tante controversie degli scorsi anni, e rappresenta – senza dubbio – un segnale preciso: le forze, quando si tratta di importanti battaglie comuni, vanno unite per massimizzare il risultato ottenibile. Questo non significa rinnegare quanto accaduto in passato – controversie incluse – ma scegliere, da entrambe le parti, di metterle da parte per concentrare gli sforzi sulla soluzione dei problemi più urgenti e importanti: e sì, entrambi riteniamo che Taranto sia tra questi, che Taranto ne valga la pena. E questo principio di assoluto buon senso, di senso della priorità, è doppiamente necessario in un Paese come l’Italia, pieno di questioni eterne – Taranto è di sicuro tra queste: se ne parla da una vita.. – di cui, normalmente, non si interessa quasi nessuno.
Ancora: lo scopo dell’intera operazione è proprio quello di utilizzare come veicolo di diffusione l’onda mediatica dell’incontro, avviando una battaglia comune per portare all’attenzione di tutti il problema del rapporto tra salute, vita, sicurezza e lavoro. L’Associazione non si limita però al richiamo mediatico, per il quale sente molta gratitudine verso Fedez: siamo da anni nei tribunali per ottenere giustizia, e recentemente i legali dell’Associazione hanno presentato alla Corte d’Assise d’appello di Taranto un’istanza per ottenere il raddoppio (da 5 mila a 10 mila euro) della provvisionale riconosciuta nella sentenza di primo grado del processo “Ambiente svenduto” alle parti civili rappresentate in giudizio.
Tra tante opinioni raccolte, ci teniamo a sottolineare un fatto davvero rilevante: alla conferenza ha partecipato anche Valerio Cecinati, direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica intitolato a Nadia Toffa: la giornalista era diventata cittadina onoraria di Taranto per le sue inchieste sull’inquinamento ambientale e le sue battaglie al fianco dei bambini malati di cancro. Un fatto che ci onora, e di cui ringraziamo il dott. Cecinati.
Per concludere, ecco il nostro principio: bisogna guardare la luna, ovvero Taranto, la salute e i diritti.
Non il dito, mai!