Facciamola breve: il bonus bollette da 200 euro, come qualsiasi contributo, è senza dubbio meglio di niente per tante famiglie in difficoltà. Ma che nessuno mi venga a dire che questa è la soluzione al caro-energia. Ancora una volta, il Governo sceglie di rimandare il problema con una misura-tampone invece di affrontare le cause strutturali del caro-bollette. E come se non bastasse, ottenere il bonus – per molti – non sarà neanche così facile.
Mentre chi ha un Isee inferiore a 9.530 euro (o 20.000 per le famiglie numerose) riceverà il contributo in automatico, tutti gli altri, con un Isee fino a 25.000 euro, dovranno superare un percorso a ostacoli: attivarsi, presentare documenti e sperare di riuscire a districarsi nella burocrazia. Peccato che molti nemmeno lo sappiano! Senza un’adeguata informazione, questo aiuto – già di per sé miserrimo, poco più di niente – rischia di restare inutilizzato da migliaia di famiglie che ne avrebbero diritto.
L’ennesimo tampone inefficace
Il problema è sempre lo stesso: i bonus aiutano, certo, danno magari una mano, ma non bastano mai. Non risolvono le difficoltà economiche delle famiglie e, quando sono gestiti male, diventano un’illusione più che una soluzione. Per questo, ora, è indispensabile una campagna informativa chiara e capillare affinché nessun cittadino resti escluso. Il mio primo contributo, in questo senso, è rappresentato proprio da questo articolo.
Detto che il vero problema rimane il costo dell’energia, che andrebbe affrontato con misure strutturali e non con interventi una tantum che lasciano il tempo che trovano, noi comunque non staremo a guardare: vigileremo affinché questa misura venga comunicata in modo efficace e raggiunga davvero chi ne ha bisogno. Se hai diritto al bonus, informati e attivati subito! E se incontri difficoltà, segnalacelo: difendere i diritti dei cittadini è il nostro mestiere, ormai da una vita.