Improvviso, inaspettato, radioso, un raggio di speranza per la nostra società arriva sempre dai giovani: cuori puri, ancora – per fortuna – capaci di sognare un mondo diverso, di volare al di là delle bassezze che a volte compongono la vita degli adulti. Così sono i ragazzi di Ultima Generazione, accusati dei reati più gravi del pianeta e contestati a destra e a manca ma capaci, da soli, di imporre il tema del cambiamento climatico e della transizione energetica (a proposito: ne parleremo anche noi, tra qualche settimana) a una opinione pubblica che di ambiente si interessa una volta l’anno, quando capita un’inondazione tragica e massiccia come quella in Emilia-Romagna, per poi ripiombare puntualmente nel consueto letargo intellettuale.
Stavolta è il caso di una bambina di undici anni: piccola quindi, ma già campionessa di equitazione, e soprattutto già capace di tenere testa alle assurdità degli adulti senza nessuna paura. Neanche di fronte ai milioni di fan (alcuni particolarmente aggressivi, specie nel suo Fan Club) della principale influencer italiana. Il suo commento alla solita foto in slip – con un gioco di specchi che mostra il lato B – è educatissimo, composto, ma diretto e impietoso:
“Qual è il messaggio per noi ragazzine? Che per farci notare dobbiamo metterci nude? Io non lo trovo un bel messaggio da mandare, compro tante cose tue quaderni costumi da bagno vestiti, mi piacciono molto però ultimamente trovo che tante foto sono diventate volgari danno messaggi sbagliati non c è un senso a questa foto. Mia mamma ha 34 anni e le foto in costume al mare le mette, ho una bella mamma ma se mettesse una foto così io mi sentirei malissimo, penserei che mi devo vergognare del suo comportamento, non ne sarei x niente fiera. So ke nn leggerai le parole di una ragazzina xò la Vitto avrà la mia età tra non tantissimi anni e queste sono foto che restano x sempre su internet, non penso sia qualcosa di cui andare fieri. Scusa ma questo è il mio pensiero“.
Poco da aggiungere: sacrosanta verità. Come dice qualcuno, “ci voleva una ragazzina di 11 anni per spiegare a Chiara Ferragni che ammantare di significati sociali la foto di un nudo non la rende un’immagine artistica e di lotta femminista”. Apriti cielo: una sacrosanta verità – body-positive e affermazione della propria libertà non c’entrano un’acca con questa continua pubblicazione di foto senza veli, ogni volta che l’algoritmo di famiglia rallenta – ma che nessuno aveva il coraggio di dire. Non a caso è arrivata a stretto giro la replica dell’influencer, toccata evidentemente sul vivo, che ha cercato di buttarla su una supposta provocazione ai “puritani” e altre amenità – intuendo benissimo la gravità della crepa nell’edificio di pura immagine che sempre più faticosamente tiene in piedi sui social. Ma questa ragazzina non è certo un “puritano”, solo una persona di buon senso. Per cui – nonostante il solito sostegno della stampa, sempre pronta a correre in soccorso dei più forti – il colpo è andato a vuoto.
Il re, stavolta, è per davvero nudo: non perché spogliato dei suoi abiti con qualche scusa “sociale”, come fa di solito; ma perché le parole di una ragazzina sono bastate a sbugiardarlo, a disvelare il ribaltamento osceno che sta alla base del suo dominio digitale. A mostrare che il suo regno è basato sul nulla.
Per questo dobbiamo tutti ringraziarla, e io lo faccio con grande gioia: grazie, Giulia, per il tuo coraggio – superiore a quello di tanti adulti, abituati ormai solo a servire il potente di turno – e per averci aiutato a sperare in un domani migliore.