Con riferimento agli appelli da proporre avverso le sentenze con cui il Tribunale di Roma talvolta rigetta le cause in materia di risarcimento danno in favore degli specializzandi dell’epoca, per omesso recepimento della Direttiva CEE 82/76, che imponeva la corresponsione a tali specializzandi di apposita remunerazione, si ritiene utile ed opportuno chiarire quanto segue.
In particolare, riteniamo che sia estremamente opportuno proporre appello avverso eventuali sentenze negative del Tribunale di Roma, in materia di medici specializzandi, in quanto ormai la Suprema Corte di Cassazione, il massimo giudice nazionale, con una giurisprudenza totalitaria e costante, da parte di tutte le sue diverse Sezioni, ha riconosciuto pacificamente il diritto di tali specializzandi al risarcimento del predetto danno.
In tal senso esistono ormai decine di sentenze (Cfr Cass. Civ. Sez. III, n. 10813/2011; 10814/2011; 1814/2011; 10815/2011; 10816/2011Cass. civ., sez. III, n. 10813/2011; Cass. Civ., sez. III, n. 17868/2011; Cass. civ., sez. III, n. 21973/2011; Cass. Civ., sez. III, n. 24094/2011; Cass. Civ., sez. III, n. 25993/2011; Cass. Civ., sez. Lav., n. 1850/2012; Cass. Civ., sez. III, 5533/2012; Cass. Civ. Sez. III, n. 1182/2012; Cass. civ. Sez. III, n. 5064/2012; Cass. civ. Sez. III, n. 6911/2012; Cass. civ., sez. I, n. 4785/2012; Cass. civ., sez. I, n. 12725/2012; Cass. Civ. Sez. VI, n. 7961/2012; Cass. civ. sez. lav. N. 4575/2012; Cass. civ. sez. lav. N. 4893/2012).
Lo stesso Tribunale di Roma un tempo un pò restio ad uniformarsi alle prime sentenze favorevoli della Cassazione, sta ormai cambiando la sua giurisprudenza, come è già avvenuto con due sue distinte sentenze (n. 25036/2011 e n. 17423/2012), relative a due distinte cause promosse dal Codacons, che coinvolgevano circa mille medici.
Con tali due sentenze il Tribunale di Roma, uniformandosi alla Cassazione, ha dato ragione a tali medici, condannando lo Stato italiano al pagamento delle relative somme.
Chiara ed illuminante è in proposito la motivazione posta a base dell’ultima delle sentenze citate:
“E’ vero come questo tribunale abbia in precedenza ritenuto, con articolate motivazioni, di discostarsi da detti principi, ma è vero altresì come ormai questo stesso tribunale non possa che prendere atto come le cennate decisioni dei giudici di legittimità, per numero ed univocità di contenuto finiscano per costituire, …, diritto vivente finalizzato, come tale, nella funzione di nomofilachia assolta dalla corte suprema, ad orientare i pronunciamenti propri dei giudici di merito”.
A fronte di tali parole è evidente come talune pronunzie negative del Tribunale di Roma, sono dei fatti sempre più isolati e come ormai la giurisprudenza sia univoca nel riconoscere le ragioni degli specializzandi dell’epoca.
E’ evidente pertanto come sia assolutamente opportuno e conveniente proporre appello avverso eventuali sentenze negative del Giudice di primo grado, anche tenuto conto del costante indirizzo favorevole della Corte di appello di Roma, innanzi alla quale dovranno essere propositi gli appelli avverso le sentenze di primo grado del Tribunale di Roma, ed alla luce della favorevole costante giurisprudenza della Corte di Cassazione.
Mollare la presa in questo momento, sarebbe, a nostro sommesso avviso, un grave errore, perché significherebbe abbandonare questa lunga battaglia proprio nel momento in cui si è prossimi a raccogliere i frutti attesi per anni.
Si segnala infine che la Presidenza del consiglio dei ministri ci ha comunicato che a giorni provvederà al pagamento delle somme di cui alle due suddette sentenze del Tribunale di Roma, il cui ammontare complessivo è pari a circa 35 milioni di euro.
Insomma con o senza Codacons FATE SEMPRE VALERE I VOSTRI DIRITTI!
sì.io sono interessata a partecipare (mi sono specializzata in data 14/12/2006) ma sul vostro sito avete posto come termine ultimo il 31-12-2012, imposto anche nella modulistica. Potreste inviarmi la modulistica “aggiornata” in caso noi possiamo ancora aderire? Grazie mille per essere da sempre acvcanto a noi.Vincenza Guarnieri