Dopo il nuovo black out dei server Aruba, che l’8 luglio scorso ha creato l’interruzione del servizio e pesanti disagi per i clienti del provider, il Codacons annuncia oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui si chiede di aprire una indagine nei confronti dell’azienda, accertando i fatti e le relative responsabilità.Si legge nell’esposto dell’associazione:
“Con il trascorrere delle ore innumerevoli sono le segnalazioni che pervengono e continuano a pervenire alla scrivente associazione in cui viene denunciato il gravissimo disagio per i migliaia di siti web inaccessibili – anche esteri.
– I server Aruba gestiscono una grande parte del traffico web italiano e migliaia sono i consumatori e gli operatori economici che dal blocco dei server stanno subendo un danno economico notevole.
– Molti siti di e-commerce e servizi al pubblico sono rimasti a lungo inattivi o bloccati, causando danni per milioni di euro.
– A questo gravissimo ennesimo disagio si è accompagnata l’assoluta mancanza di notizie e di informazioni di riscontro da parte di Aruba che solo a distanza di dieci ore verso le 22 ha diramato un comunicato stampa: “In data 08/07/2011 intorno alle ore 12.00 presso la Webfarm 1 di Arezzo si è verificata un’interruzione dell’alimentazione determinata da un guasto dell’impianto elettrico, conseguenza imprevedibile dell’incendio verificatosi il 29 Aprile scorso nel power center della struttura interessata……(…)”
Alla luce di quanto esposto, è di tutta evidenza come l’ennesimo black out nel giro di pochi mesi verificatosi nell’azienda ARUBA ha causato un gravissimo danno con migliaia di siti internet resi irraggiungibili dai consumatori e dagli operatori economici impossibilitati ad utilizzare il servizio di e-mail e che dal blocco dei server hanno subito e stanno subendo un danno economico notevole.
– Si rende necessario un immediato intervento delle autorità adite per fare immediatamente luce e chiarezza sulla vicenda, poiché accertati i fatti e le eventuali responsabilità si potrebbero configurare, diverse fattispecie penalmente rilevanti quali quella interruzione e/o impedimento di comunicazioni“.
Questa volta i consumatori non si accontenteranno di servizi gratuiti offerti dall’azienda a titolo di indennizzo – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Alla luce dei nuovi disagi, Aruba deve risarcire tutti i suoi clienti e i soggetti danneggiati dal black out di ieri. In caso contrario, siamo pronti a intentare una class action contro il provider, cui potranno aderire cittadini e aziende.
SEGNALATE QUI I VOSTRI DISAGI!
Gent.mo Avv. Rienzi,
concordo con il fatto di intervenire a voce alta nei confronti di Aruba che ha creato non pochi danni ai propri abbonati…facendo perdere di credibilità alcuni siti, visti comunque i timori che ci sono (giustamente) da parte di molta gente nell’acquistare prodotti on-line!
Spero che Aruba si assuma le proprie responsabilità risarcendo i danni e in primis risolvendo il problema ancora esistente.
Distinti saluti,
Lorenzo
Intendo aderire a una class action nei confronti di aruba. La mia attività si svolge online, un simile disservizio, in un momento per la mia attività di alta stagione è un danno notevole,
Salve, vorrei informazioni su una class action nei confronti di aruba, poichè nella nostra attività si svolge moltissimo online ed, anche noi abbiamo avuto disservizi in luglio e, nei mesi passati, a causa dell’incendio della sede di aruba.
Ringrazio anticipatamente per la collaborazione.
F.R..
Buongiorno,
anche io sarei interessata a ricevere maggiori informazioni in merito, poichè sul web ho trovato notizie vaghe relative a “rimborsi” simbolici a discrezione dello staff di Aruba stesso
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