In Italia le accise su benzina e gasolio sono aumentate in modo esponenziale, diventando una delle imposte più subdole e permanenti a carico dei cittadini. Secondo uno studio, dal 2000 l’accisa sulla benzina è salita del 35,6%, mentre quella sul gasolio è cresciuta addirittura del 63%.
Una crescita che ha contribuito in modo significativo a rendere i prezzi dei carburanti italiani tra i più alti d’Europa, con effetti a cascata su inflazione, trasporti, beni di consumo e costo della vita. Eppure, da oltre vent’anni, i cittadini sentono promesse da marinai a ogni tornata elettorale!
Le promesse mancate: una storia bipartisan
Ogni volta che si torna alle urne, infatti, si ripete il ritornello: “taglieremo le accise”. Ma nessuno lo ha mai fatto.
Nel 2013, per esempio, il centrodestra annunciava nel proprio programma la volontà di ridurre le imposte che incidono sul costo dell’energia. Ma una verifica dei fatti conferma che, una volta al governo, nulla è stato fatto. Anche Matteo Renzi, nel 2014, aveva promesso di “razionalizzare” le accise. Il risultato? Il nulla cosmico.
Nel 2018, Matteo Salvini dichiarava che avrebbe tagliato le accise “già dal primo Consiglio dei Ministri”. Ma nel corso del governo Conte I, di cui la Lega faceva parte, non si è visto alcun intervento reale: tanto per cambiare, molto fumo e niente arrosto.
Le accise di oggi: la beffa continua
Di recente, il governo ha approvato una riforma delle accise che prevede una riduzione di 1,5 centesimi sulla benzina, compensata però da un aumento dello stesso importo sul gasolio. Il risultato? Un’operazione a saldo zero che penalizza soprattutto chi lavora. E mentre il prezzo del gasolio è aumentato quasi immediatamente, quello della benzina non è sceso in misura proporzionale. Lo denunciano apertamente diverse associazioni dei consumatori, parlando di un sistema che non tutela e non garantisce trasparenza né equità.
Il peso reale sulle famiglie
Dietro ogni litro di carburante c’è un prezzo nascosto che pesa su famiglie, pendolari, lavoratori e imprese. Una tassa invisibile che colpisce ogni giorno senza distinzione, e che nessun governo ha mai avuto il coraggio (o la volontà) di affrontare con decisione.
E mentre i cittadini continuano a pagare, la politica – oggi come ieri – si accontenta di chiacchiere al vento.