GIUSTIZIA: FIRMA ANCHE TU I REFERENDUM PROPOSTI DAI RADICALI ITALIANI PER UNA GIUSTIZIA GIUSTA!
Anche noi del Codacons, assieme ad una schiera di associazioni specializzate nella tutela dei consumatori (Articolo32, Associazione Tutela Utenti Servizi Finanziari, Bancari e Assicurativi, Associazione per la Tutela dei Diritti del Malato, Associazione Utenti del trasporto Aereo, Marittimo e Ferroviario, Associazione per la Difesa dei Diritti Civili della Scuola, Associazione Utenti Servizi Turistici Sportivi e della Multiproprietà, Associazione Tutela Utenti Informazione Stampa e Diritto D’autore, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi) abbiamo deciso di appoggiare i referendum sulla giustizia lanciati dai Radicali Italiani.
Da anni ci battiamo per riformare la giustizia italiana, eliminare quelle storture che danneggiano i cittadini limitando o annullando i loro diritti, e garantire un servizio pubblico efficiente e degno di un paese civile.
La giustizia deve essere “giusta” per gli utenti: per questo è urgente arrivare ad una separazione delle carriere nella magistratura ed introdurre forme di responsabilità civile per i giudici, aspetti che allo stato attuale oltre ad arrecare un danno ai cittadini sotto il profilo del diritto alla giustizia, pongono i magistrati in una situazione di superiorità e intoccabilità rispetto a tutti gli altri cittadini italiani. Non è una battaglia politica, ma una battaglia di civiltà.
Ti invito pertanto a firmare i 6 quesiti referendari proposti dai Radicali, presso le segreterie e gli uffici elettoralidei vari comuni italiani (per maggiori informazioni sui tavoli di raccolta firme vedi qui http://www.referendumgiustiziagiusta.it/dove-firmare/ )
Vi allego inoltre una sintesi dei 6 referendum sulla giustizia:
1-2: Per la responsabilità civile dei magistrati
Con questi due quesiti si intende rendere più agevole per il cittadino l’esercizio dell’azione civile risarcitoria (indiretta) nei confronti dei magistrati, e ciò anche per i danni da questi cagionati nell’attività di interpretazione delle norme di diritto o nella valutazione dei fatti e delle prove.
3: Per il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo
Si intende porre un freno al fenomeno dei cosiddetti “fuori ruolo”, ossia a quei magistrati collocati presso gli uffici legislativi dei gabinetti ministeriali, garantendo con ciò la separazione dei poteri ed eliminando la commistione tra magistratura e alta amministrazione.
4: Contro l’abuso della custodia cautelare
Lo strumento della custodia cautelare in carcere ha subìto una radicale trasformazione: da istituto con funzione prettamente cautelare, a vera e propria forma anticipatoria della pena con evidente violazione del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza. Con questo referendum si intende quindi limitare la possibilità di ricorrere al carcere prima di una sentenza definitiva.
5: Per l’abolizione dell’ergastolo
Abolire il carcere a vita significa superare il concetto di pena come vendetta sociale. In molti Paesi europei, e non solo europei, l’ergastolo non è previsto neppure come ipotesi. Quello che deve essere chiaro, al di là delle opinioni politiche e personali, è che la nostra Costituzione afferma che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. E il ‘fine pena mai’ è incompatibile con questo principio costituzionale.
6: Per la separazione delle carriere dei magistrati
Il modello processuale del Giusto Processo imposto dall’art. 111 della Costituzione e proprio di ogni democrazia liberale, non può realizzarsi senza un giudice “terzo”, ossia realmente equidistante tra il Pubblico Ministero e il difensore.