Sempre più poveri

Cari amici,

negli ultimi 12 mesi il divario tra i più ricchi e il resto del mondo è aumentato drammaticamente. Per chi mi segue e mi legge da più tempo sa che di povertà ne ho già parlato varie volte: di fronte a notizie del genere, infatti, non posso far finta di nulla, anche a costo di essere noioso e ripetitivo. Il fatto è che la situazione peggiora di giorno in giorno.

Oggi l’ultima cattiva notizia viene dal rapporto “Un’economia per l’1%” diffuso da Oxfam, l’associazione delle confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuto umanitario. La sintesi del rapporto è questa: nel mondo ci sono 62 super-ricchi che hanno nelle mani l’equivalente in termini di ricchezza della metà della popolazione più povera. Sì, avete capito bene: 62, molto meno dell’1% della popolazione mondiale.

Dal 2010 ad oggi siamo diventati sempre più poveri: 3,6 miliardi di persone hanno visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari, mentre i 62 ricconi in questione hanno visto aumentare il proprio patrimonio di oltre 500 miliardi di dollari.

E, anche in questo, l’Italia non è da meno: i dati sulla distribuzione nazionale della ricchezza ci dicono, infatti, che l’1% più ricco degli italiani è in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta. Una quota che in valori assoluti è pari a 39 volte la ricchezza del 20% più povero dei nostri connazionali. Inoltre – scrive Oxfam – dal 2000 al 2015 l’incremento della ricchezza è andato a beneficio soltanto del 10% più ricco degli italiani.

Insomma, come si suol dire, chi è ricco è sempre più ricco e chi è povero è sempre più povero. Questa crescente diseguaglianza economica ha, infatti, impatti devastanti sulle persone meno abbienti e rischia di vanificare la lotta alla povertà globale.

La povertà è la malattia che da sempre affligge il nostro pianeta, ma io resto fermamente convinto che guarire sia possibile. E una buona terapia è proprio quella suggerita da Oxfam: la messa al bando dei paradisi fiscali.

Gli investimenti off-shore da parte di questi super-ricchi e da parte delle grandi multinazionali impediscono, infatti, agli Stati di incassare risorse essenziali per la lotta alla povertà e alla disuguaglianza. E’ inaccetabile pensare non solo che metà della popolazione mondiale possieda meno ricchezza rispetto a poche decine di persone, ma anche che i vari paperon de’ paperoni abbiano tutti gli strumenti per farla franca!

Come presidente di un’Associazione che tutela i consumatori e i cittadini, ho sempre denunciato sia la mancanza di strumenti adeguati alla lotta alla povertà sia la totale assenza di volontà da parte dei governi che negli anni si sono succeduti di darsi da fare in tal senso. Non più tardi di qualche mese fa, di fronte alle ennesime, tragiche statistiche, ho chiesto un piano nazionale organico contro la povertà e la tanto discussa Legge di Stabilità avrebbe rappresentato una grande occasione in tal senso. Ma le mie denunce, le mie richieste non hanno suscitato alcuna reazione. Sono rimaste l’ennesima voce inascoltata. Forse per il governo le statistiche non sono ancora abbastanza tragiche?

A presto,

Carlo

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