Sanità italiana tra sprechi e corruzione

Cari amici,

oggi non si parla d’altro: Fabio Rizzi – consigliere della regione Lombardia per la Lega Nord – è stato arrestato questa mattina insieme ad altre 21 persone. Il motivo? Il solito giro di mazzette per truccare l’assegnazione di appalti pubblici. Nulla di nuovo sotto al sole.

In questo caso si tratta di gare bandite dalle aziende ospedaliere per la gestione di servizi odontoiatrici. Le accuse mosse a Rizzi – che, tra le altre cose, è Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale – e compagnia sono di aver corrotto funzionari ai quali erano affidate una serie di gare di appalto: le operazioni coinvolgevano anche appalti di società private accreditate con il Sistema sanitario nazionale, tutte per la gestione esterna di servizi odontoiatrici.

E pensare che proprio Rizzi si era lamentato del buco di 200/300 milioni di euro lasciato dall’amministrazione Formigoni e – insieme a Maroni – aveva per questo promosso la riforma del sistema sanitario lombardo.

Il bello è che 10 giorni fa un altro scandalo ha visto protagonista la nostra sanità. Questa volta si tratta non di mazzette ma di sprechi.

A quanto pare, in Campania – la regione che chiede agli ammalati i ticket più alti d’Italia per pagare i debiti – il Sistema sanitario nazionale non bada a spese: 523 primari e 1915 indennità di dirigenza in eccedenza rispetto alla dotazione organica prevista. Il tutto per un danno erariale da 16 milioni di euro e tanti saluti alla “spending review”!

Pensate che all’ospedale di Nola è previsto un primario con annesso staff medico per un solo posto letto, mentre all’ospedale Cardarelli di Napoli si è pensato bene di creare reparti fotocopia: cinque di medicina – con cinque primari – tre di chirurgia e due di ortopedia. Ma il primato spetta alla Asl Napoli 3 Sud: 132 primari e 254 vice in più!

Che dire… Notizie di questo genere ci fanno giustamente gridare allo scandalo, specie perchè parliamo di un settore così delicato, ma dovrebbero indurci a riflettere anche sul perchè si arriva a questo.

Per mancanza di controlli? O perchè il Sistema sanitario nazionale è quello in cui negli anni si è cercato di tagliare le risorse al minimo innescando meccanismi perversi come quelli che vi ho appena descritto?

E’ facile indignarsi per la corruzione o lo spreco, è facile dire che la sanità in Italia non funziona – nonostante ciò sia stato smentito anche recentemente – che il personale manca o è poco preparato, che se tutto fosse privatizzato funzionerebbe al meglio, che le liste di attesa sono troppo lunghe e chi più ne ha più ne metta.

Eppure non è così dappertutto. La sanità italiana è costellata di eccellenze, di fiori all’occhiello che il resto del mondo ci invidia e, ogni tanto, sarebbe bene ricordarselo!

A presto,

Carlo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *