ROMA: IL CODACONS PRESENTA UNA INIZIATIVA PER SALVARE IL NATALE DEI ROMANI

MERCOLEDI’ 7 NOVEMBRE ALLE ORE 12 L’ASSOCIAZIONE ILLUSTRERA’ ALLA STAMPA, AL COMUNE E ALL’AGENZIA DELLA MOBILITA’ UN PIANO PER GARANTIRE FERIE NATALIZIE SERENE AI CITTADINI

 

CLAMOROSA CAMPAGNA “NATALE SENZA TRAFFICO-RIEDUCHIAMO I ROMANI”: QUESTO NATALE FINITA LA PACCHIA PER I TRASGRESSORI DEL CODICE DELLA STRADA. STOP A MACCHINE IN DOPPIA FILA E MOTO SUI MARCIAPIEDI
Roma, nel periodo natalizio, cade nel caos più totale. Lo sanno bene i cittadini della capitale, che nei giorni “caldi” delle feste rimangono intrappolati nel traffico, spesso impiegando ore per percorrere in automobile pochi chilometri.
E’ risaputo infatti che la viabilità romana durante le festività di Natale impazzisce. Colpa dell’elevato afflusso di automobilisti lungo le strade dello shopping, ma soprattutto delle costanti violazioni del Codice della strada (in primis la sosta in doppia fila) e della carenza di vigili che elevino sanzioni e facciano rispettare le regole.
Per “salvare” le vacanze natalizie dei romani e garantire a tutti i cittadini di girare per negozi e fare regali senza difficoltà eccessive, il Codacons ha deciso di lanciare una iniziativa ad hoc, che partirà a Roma il prossimo 8 dicembre per concludersi il 23 dicembre.
Il “piano” messo a punto dall’associazione verrà presentato ufficialmente alla stampa, al Comune di Roma e all’Agenzia della Mobilità il prossimo 7 novembre alle ore 12 nel corso di un convegno dei consumatori organizzato a Roma presso la chiesa sconsacrata di Santa Marta al Collegio Romano (Piazza del Collegio Romano, 5).

I GIORNALISTI SONO INVITATI A PARTECIPARE

2 Commenti

  • Spero che tu rienzi trascorri un natale tristissimo come lapasserà la maggior parte degli italiani senza una lira e quei 4soldi di 13ima dover pagare ultima rata imu ed auguro lo stesso triste natale anche tutti quelli con la puzzetta al naso con i SUV in leasing e la borsetta di gucci con findomestic, sei un falso la ricevuta della signora?come andata afinire? solo bla bla ma i fattti ogni anno i libri scolastici bla bla e poi BLAAAAAA

  • Il governo Monti ha fallito su tutta la linea.

    Lavoro. Casa. Salute. Famiglia. Scuola. Questi i capisaldi della gente per bene di un Paese che lavora, produce e vive onestamente. Questi i barili dai quali il governo non si stanca mai di attingere fino a raschiarne il fondo per coprire i costi di gestione di una macchina pubblica vecchia e obsoleta, ma dai costi elevatissimi. Ci avevano detto che con Berlusconi il debito pubblico era fuori controllo, così come la disoccupazione che stava salendo e che lo stesso Silvio non era in grado di fermare la crisi e ridurre lo spread. Oggi – dopo la cacciata del Cavaliere, senza rimpianto – ci ritroviamo con un debito pubblico ai massimi storici, con stipendi e pensioni da fame, con una disoccupazione da record, con la casa tar-tassata dal fisco e con lo spread che fino a questa estate era sugli stessi livelli del governo Berlusconi e che soltanto adesso – grazie alla troika (che però ci ha lasciato in mutande!!!), ma certamente non grazie a “loro” – accenna a scendere. L’Italia è allo sbando, in preda agli umori dei mercati: sono 30mila i posti letto da tagliare negli ospedali italiani. Questi gli effetti dei tagli previsti per la Sanità. E alle Regioni toccherà il compito di tradurre il diktat del governo: risparmiare. Tagli che comporteranno meno ospedali e, di conseguenza, meno posti letto. Lo stabilisce il documento redatto dal ministero della Salute in collaborazione con l’agenzia per i servizi sanitari. Negli ospedali i posti letto oggi sono 4,2 ogni mille abitanti, ma nel progetto di riduzione scenderanno a quota 3,7: Lazio, Trentino e Molise sono le Regioni a cui toccherà tagliare di più. E poi la stangata sulla casa con il saldo Imu che dovrà essere versato entro il 17 dicembre. E dalle prime stime, sembra che in gran parte abbiano optato per ritoccare le aliquote al rialzo. Le aliquote base sono il 4 per mille sulla prima casa, che può salire o scendere, a discrezione delle amministrazioni locali, del 2 per mille, mentre sulla seconda casa l’aliquota base è del 7,6 per mille, che può variare, al ribasso al rialzo, del 3 per mille. A comunicare le loro decisioni al ministero dell’Economia sono state finora la metà delle amministrazioni comunali. Il 78% hanno aumentato le aliquote, il 20% non hanno toccato nulla, mentre soltanto 2 su cento hanno scelto la via della diminuzione. E’ un’ecatombe! Altro che crescita! Altro che sviluppo!!! L’Italia di Monti e Napolitano ha fallito! Non ce l’ha fatta a venire fuori dalle paludi del debito pubblico e della speculazione dei mercati. L’Italia non cresce. Tutt’altro, rischia di spegnersi! Nonostante i sacrifici, nonostante le tasse, nonostante ‘tutto’, siamo in recessione! Mandare a casa Silvio Berlusconi, senza passare per le urne, non è stato utile né alla democrazia, né al Paese, ma è servito solo agli speculatori della finanza e della politica! Eppure certi ‘tromboni’ ci avevano assicurato che la crisi dipendeva solo dall’uomo di Arcore e dalla sua scarsa credibilità all’Estero. Ci hanno fatto credere, per anni, che solo liberandoci di Berlusconi, solo diventando più ‘credibili’, di costumi morigerati e di usi meno dissoluti, insomma con un premier più sobrio, lo spread si sarebbe abbassato, che Piazza Affari avrebbe rivisto il segno ‘+’ davanti ai suoi indici e che tutto ciò si sarebbe tradotto in un immediato vantaggio per la gente per bene! E molti di noi se la sono pure bevuta!!! Ma oggi, col senno di poi, possiamo dire con assoluta certezza che non è andata proprio così! Il governo Monti ha fallito su tutta la linea. E per avere dei servizi da terzo mondo dobbiamo continuare a mantenere con le nostre lacrime e con il nostro sangue una macchina pubblica che – stipendi e pensioni d’oro a parte – divora tre, quattro manovre finanziarie all’anno!

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