PIU’ SANITA’ PER CHI PUO’ PAGARSELA!


Cari amici,

diciamocelo, la nostra sanità è sull’orlo del collasso.

Da un lato, sono sempre più gli italiani che decidono di rivolgersi a strutture sanitarie private. Tant’è che, solo negli ultimi due anni, la spesa per l’intramoenia è salita a quota 34,5 miliardi di euro.

I motivi sono facilmente intuibili: nessuna lista d’attesa infinita – che ti obbliga ad aspettare anche 500 giorni per una mammografia – ambulatori, studi medici e laboratori aperti tutti i giorni e a tutte le ore, persino nel weekend! Che meraviglia!

Morale della favola: se puoi pagare hai tutta la sanità che vuoi.

Anzi, ormai per gli italiani pagare per potersi curare è diventato un gesto quotidiano.

Dall’altro lato c’è, però, chi non può permettersi di rivolgersi alle strutture private e, scoraggiato dalle inefficienze del sistema sanitario nazionale, fa la scelta peggiore: decide, infatti, di non curarsi. E parliamo – secondo il Censis – di 11 milioni di italiani, per lo più anziani. Insomma, non proprio poche persone… Il risultato? Un peggioramento generalizzato delle condizioni di salute dei cittadini di cui sono responsabili in primis le istituzioni che, a furia di tagliare per ridurre al minimo le spese, hanno condannato a morte certa il sistema sanitario nazionale.

Di questo passo ci ritroveremo tra 10 anni con una sanità pubblica che – dicono – costerà allo stato 200 miliardi, con una spesa privata alle stelle e con una percentuale di italiani che decidono di non curarsi sempre più alta.

E ancora ci definiscono un “paese civile”?

A presto,

CR

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