PIEMONTE: CENTINAIA DI PRECARI DELLE SCUOLE PIEMONTESI DISCRIMINATI DAL TRIBUNALE DEL LAVORO DI TORINO!!

ASSURDO! MENTRE A MILANO IL MINISTERO E’ CONDANNATO A PAGARE A 2 PRECARI QUASI 50.000 EURO, I GIUDICI PIEMONTESI RIGETTANO GLI STESSI IDENTICI RICORSI PERCHE “TROPPO GENERICI”IL CODACONS ANNUNCIA ESPOSTO AL CSM E AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO CONTRO IL TRIBUNALE DEL LAVORO DI TORINO


Il Codacons denuncia oggi una gravissima discriminazione ai danni di centinaia di precari della scuola del Piemonte messa in atto dal Tribunale del Lavoro di Torino.

Come noto l’associazione ha avviato in tutta Italia una serie di ricorsi in favore degli insegnanti precari, volti a far ottenere ai docenti la trasformazione del contratto in tempo indeterminato, e il risarcimento per le minori retribuzioni percepite negli anni a causa della mancata regolarizzazione della posizione lavorativa.

Mentre il Tribunale del lavoro di Milano ieri ha dato il via ai risarcimenti, riconoscendo a due precari della scuola 47.000 euro di indennizzo per le mancate retribuzioni percepite, il Tribunale del lavoro di Torino (attraverso i giudici dott. Vincenzo Ciocchetti e dott. Edoardo Denaro) decidendo su ricorsi assolutamente identici a quelli presentati a Milano, ha compiuto una pesante discriminazione, dichiarando i ricorsi “troppo generici”. 

Si è venuta quindi a determinare la seguente assurda situazione – spiega il Codacons – stessi ricorsi, stesse illegalità, stesse richieste risarcitorie da parte dei precari, ma decisioni assolutamente opposte, con la giustizia piemontese che si è espressa bocciando – ma quel che è grave, per motivi solo formali – quei docenti che in altre regioni d’Italia hanno ottenuto giustizia.

Si tratta di un fatto gravissimo – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – che danneggia non solo i precari del Piemonte, ma l’intero sistema giudiziario. La giustizia è uguale per tutti, e non può essere diversa a seconda del Tribunale! Ora, a causa del formalismo dei giudici piemontesi circa 60 insegnanti dovranno ripresentare lo stesso ricorso, allungando a dismisura i tempi per veder riconosciuti i propri diritti e incrementando la mole di lavoro delle aule giudiziarie. Contro tale gravissima discriminazione compiuta dal Tribunale di Torino, presenteremo un esposto al CSM e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, chiedendo di adottare gli opportuni provvedimenti contro chi danneggia non solo i cittadini, ma l’intero settore giudiziario”.

Il Codacons rende nota la parte dell’ordinanza del Tribunale del lavoro di Milano, con la quale il Giudice Fabrizio Scarzella respinge le eccezioni di nullità e genericità del ricorso: “Vanno in via preliminare di rito rigettate le eccezione di nullità del ricorso e di difetto di giurisdizione sollevate dal Ministero resistente nella propria memoria difensiva visto che il ricorso in esame è adeguatamente motivato sia nella parte in fatto, attraverso il diretto riferimento ai contratti di lavoro intercorsi tra le parti, che nella parte in diritto, grazie all’espresso e approfondito richiamo della normativa nazionale e comunitaria (e relativa giurisprudenza)”.

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