OLIMPIADI A ROMA? SOLO A CERTE CONDIZIONI!


Cari amici,

vorrei tornare ancora una volta sulla questione “Olimpiadi a Roma”. Potrà suonarvi strano quanto sto per dire, ma devo precisare il mio pensiero: se le Olimpiadi si devono fare, devono essere garantite alcune condizioni! E voglio spiegarvi bene come sono arrivato a dirlo.
Tutto è partito da un sondaggio: abbiamo chiesto ai romani se fossero d’accordo o meno che la capitale ospitasse i giochi olimpici del 2024. Inaspettatamente – anche per il sottoscritto – l’85% ha espresso il suo consenso.
Un “si ai giochi” così convinto non può rimanere inascoltato, specie se proviene da una buona fetta della popolazione romana.
Ritornare sulle proprie posizioni non significa però porsi in un atteggiamento passivo o, peggio ancora, lassista in nome del quieto vivere. Al contrario, mi e ci costringe a rimboccarci le maniche, affinché le Olimpiadi siano davvero “cosa buona e giusta”.
Senza troppi preamboli, passiamo dunque alle nostre proposte: 1) le perdite economiche della capitale legate ai giochi dovranno essere a carico degli sponsor; 2) serve una “legge olimpica”, approvata ad hoc dal Parlamento che preveda una joint-venture tra le federazioni sportive e i marchi commerciali; 3) urge un piano di “adozione” di 15 periferie romane con il quale imprese e Coni si mettano all’opera per creare servizi, strutture ricettive, spazi verdi e una rete di trasporti efficienti in quelle zone della capitale particolarmente degradate. Se proprio vogliamo le Olimpiadi, che portino ad una reale riqualificazione urbana. Roma non è solo il Colosseo!
“Si alle Olimpiadi, purché si rispettino alcune fondamentali condizioni” è il nostro motto!
Ognuno di questi punti deve essere rigidamente rispettato e realizzato nel giro di 24 mesi, con procedure agevolate e sotto il rigido controllo dell’Anac. In caso contrario, bisogna passare alle maniere forti, cioè, pesanti sanzioni, proporzionali ai bilanci degli sponsor, in caso di ritardi e inadempienze.
Abbiamo da poco presentato una formale richiesta al sindaco Virginia Raggi, affinché convochi una conferenza dei servizi con CONI, la Presidenza del Consiglio, Confindustria, Confcommercio e federazioni sportive. L’obiettivo è quello di giungere ad un accordo tra le parti, per varare un piano che eviti rischi economici per Roma – già sull’orlo del collasso – o ulteriori danni a cittadini pesantemente vessati.
Siete tutti invitati domani, giovedì 22 settembre, in Campidoglio. Alle 12 presenteremo il nostro progetto e oltre agli invitati (il sindaco Raggi, il presidente Coni, Giovanni Malagò, il Prefetto di Roma, il Presidente del Consiglio, Confindustria e Confcommercio) gradiremmo la vostra presenza per discutere, insieme. Conta la vostra opinione, contano le vostre richieste e contano le vostre idee.

A presto,
CR

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