Niente più sprechi!

Cari amici,

ogni tanto giunge inaspettatamente qualche buona notizia. Mi riferisco alla legge contro gli sprechi alimentari approdata oggi alla Camera.
L’insistenza di numerose associazioni hanno spinto il Governo a darsi una mossa, e ammetto che (stavolta) la proposta di legge antispreco presentata dalla deputata del Pd, Maria Chiara Gadda, promette bene. La nusprechi alimentariova norma oltre a promuovere un uso equilibrato e consapevole delle risorse, prevede anche il recupero di prodotti da distribuire alle associazioni di volontariato. Un ulteriore passo in avanti riguarda, poi, l’abbattimento di tutti quei cavilli burocratici quando si tratta di raccogliere, e di donare, non solo cibo, ma anche farmaci. Chi vuol far del bene può finamente tirare un sospiro di sollievo!
Finora, infatti, qualsiasi ente (supermercato, ristorante o impresa) che intendesse donare il cibo rimasto doveva fare una dichiarazione preventiva cinque giorni prima della donazione. Grazie alla nuova legge, basterà, invece, una dichiarazione “riepilogativa” a fine mese, ovviamente garantendo la tracciabilità di ciò che è stato dato.
In effetti, punire serve a ben poco, se non viene favorito chi, al contrario, è pronto a elargire. Certo, bisogna lavorare anche su un altro fronte, cioè, recuperare quella cultura del cibo che non considera gli alimenti recuperati dei rifiuti, degli scarti da gettare, ma, al contrario, un bene di qualità da utilizzare. Pensate che in Italia, ogni anno lo spreco alimentare ammonta a 12 miliardi di euro!
Altro punto interessante delle legge è poi la differenza tra data di scadenza e il termine minimo di conservazione. In pochi lo sanno, ma i prodotti con la dicitura ‘da consumarsi preferibilmente entro’ possono essere usati anche dopo la scadenza.
Tra le altre novità: la possibilità di distribuire beni alimentari confiscati e uno sconto sulla tassa dei rifiuti per le attività produttive e commerciali, che dovranno pagare (di meno) in base alla quantità di cibo donato. Infine, un pacchetto di fondi da stanziare: l’incremendo di 2 milioni di euro per il 2016 da destinare al Tavolo indigenti, che lavora gomito a gomito con enti caritativi, organizzazioni agricole per l’acquisto di derrate alimentari e imprese industriali. C’è, poi, il fondo di 1 milione di euro all’anno per tre anni (2016-2018) che fa capo al ministero dell’Agricoltura e finanzia progetti relativi al packaging intelligente antispreco. L’altro fondo, sempre da 1 milione di euro, viene emesso dal ministero dell’Ambiente per promuovere nei ristoranti l’uso di contenitori per gli avanzi, le “family bag”, utili per chi voglia portarsi il cibo a casa. Purtroppo quella che dovrebbe diventare una prassi consolidata è ancora legata all’iniziativa del singolo consumatore, ma in alcune aree già ci sono esempi positivi (in Veneto, ad esempio, sperimentano da tempo la family bag).
Non ci resta, dunque, che aspettare i voti favorevoli e, tra qualche giorno, il passaggio al Senato. Per restare in ambito culinario, vi saluto con un brindisi alla legge antispreco!

A presto,
CR

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