NEOCATECUMENI: PUBBLICHIAMO LA LETTERA DEL DOTT. LIVERANI. E APRIAMO UN DIBATTITO

Qualche giorno fa (il 18 gennaio) abbiamo pubblicato sul sito del Codacons (http://www.codacons.it/articolo.asp?idInfo=129125&id=) un comunicato sui Neucatecumeni per cui il Dott. Liverani (già direttore del quotidiano della Conferenza episcopale italiana, “Avvenire”) si è sentito in dovere di fornire alcune specificazioni proprio su quanto riportato.

Per “dovere” di contraddittorio e onestà intellettuale pubblichiamo (e, per inciso, pubblichiamo con piacere) proprio ciò che il Dott. Piergiorgio Liverani ci ha scritto per precisare formalmente che dissente assolutamente da ogni definizione di “setta” relativa al Cammino Neocatecumenale.

Gentili Signori,

vi ringrazio della vostra risposta e dell’opportunità che mi date di precisare la mia posizione nei confronti del Cammino Neocatecumenale, che, però, essendo stato riconosciuto dalla Santa Sede come “movimento” (una tipica forma ecclesiale di associazionismo), non può essere ritenuto una setta. Io confermo la mia impressione che, così come era stato pubblicato, il vostro Comunicato poteva far apparire che io condividessi codesto vostro parere. Ad ogni modo approfitterò della vostra correttezza e della gentile segnalazione per precisare il mio pensiero e la mia posizione in materia. Con cordialitàPier Giorgio Liverani

Come già detto proprio al Dott. Liverani, prendendo atto della sua lettera, precisiamo ancora in questa sede che il termine setta abbia il seguente significato:
Setta (dal latino secta, da sequi, seguire, seguire una direzione, e da secare, tagliare, disconnettere) indica un gruppo di persone che segue una dottrina religiosa, filosofica o politica che, per particolari aspetti dottrinali o pratici, si discosta da una dottrina preesistente già diffusa e affermata.

Riportiamo, per completezza (v. link: http://www.mariamadremia.net/fase%20di%20conversione/studi/www_chiesa04.htm), proprio l’articolo  di Sandro Magister richiamato e nel quale le critiche e severe considerazioni, sembrano, ben più estese di quanto si potrebbe definire con la sola parola “setta” e nel quale è possibile leggere il contributo dello stesso dott. Liverani (tratto da “Orientamenti Pastorali”, n. 10, ottobre 2002, pagine 68-75).

Invitiamo il dott. Liverani e tutti gli altri utenti a replicare e esprimere la propria opinione su questo blog!

 

Riportiamo un interessante articolo del Corriere della sera dell’11 giugno 2013 (fonte: http://www.corriere.it/cronache/13_giugno_11/famiglia-con-sedici-figli_fbf92b74-d254-11e2-8fb9-9a7def6018a2.shtml)

<«Noi, la famiglia con sedici figli»
La scelta di vita di una coppia di Catanzaro. Ogni giorno servono tre chili e mezzo di pane e quattro litri di latte.

«Siamo una famiglia straordinariamente normale… Ma il merito non è nostro. Semplicemente perché è un’opera di Dio». Mezza Catanzaro è in attesa di un parto insieme straordinario e normale, per dirla con le parole appena usate dal capofamiglia Aurelio Anania, 46 anni, impiegato come coadiutore (quello che un tempo si chiamava bidello) all’Accademia di belle arti di Catanzaro: sua moglie Rita Procopio, 42 anni, partorirà nei prossimi giorni per la sedicesima volta. Stavolta è una figlia, si chiamerà Paola e si aggiungerà alle altre otto sorelle e ai sette fratelli. Aurelio e Rita (lei è ovviamente casalinga, anche se in passato lavorava negli uffici amministrativi del Policlinico Mater Domini) si sono sposati l’8 dicembre ’93 dopo otto anni di fidanzamento e tenendo fede, ci tengono a raccontarlo, al voto di castità prematrimoniale. E da allora è cominciata la serie ininterrotta di figli: per prima Marta, oggi 18 anni, e poi Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore, Bruno fino alla piccola Domitilla, appena un anno e mezzo.
Nessuna storia di marginalità sociale. Al contrario, una scelta consapevole e granitica, come spiega Aurelio Anania: «Non c’è né incoscienza né ignoranza ma il frutto di un cammino di fede, del nostro itinerario neocatecumenale. Se rispondiamo alle domande di qualche giornalista è per testimoniare, nell’anno della Fede proclamato da Benedetto XVI, cosa può produrre la certezza quotidiana del Cristo risorto. Mia moglie ed io non siamo altro che gli umili amministratori di un disegno divino». Naturalmente tutta questa fede si declina, come hanno raccontato sia Catanzaroinforma che il Quotidiano della Calabria , in una vita quotidiana materiale. Lo spiega sempre papà Aurelio: «Volete sapere quanto guadagno? 2.200 euro al mese, inclusi gli assegni familiari». Ma come fate ad arrivare alla fine del mese? «C’è sempre l’aiuto della Provvidenza, sicuro, puntuale e ben tangibile. Si può scoprire, per esempio, in un arretrato imprevisto. In un sostegno che arriva da qualche parte. Sono autentici piccoli miracoli, basta saperli capire. L’uomo può anche offendere, se regala qualcosa a qualcuno. Dio non lo fa mai. E non ti costringe nemmeno a chiedere, perché si muove in anticipo sapendo delle tue necessità».

Al netto di tanta certezza interiore, c’è un’organizzazione familiare perfettamente sperimentata. Ogni giorno servono circa tre chili e mezzo di pane e quattro litri di latte. E il resto? Papà Anania ride: «Per il resto viviamo di offerte speciali. Non abbiamo un supermercato di riferimento ma ci muoviamo in base ai prezzi più bassi». Bastano i soldi per mangiare, per vestirvi? «Potrei dire che solo chi non ha fede si preoccupa di certi aspetti. Ma alla fine sì, bastano. Ha perfettamente ragione papa Francesco quando sostiene che il denaro domina il mondo. I soldi non mi danno la vita ma mi servono per vivere». Casa Anania dispone di 110 metri quadrati, in una stanza i sette maschi, in altre due le femmine. Per mamma e papà la sveglia suona alle 6.15, dopo la colazione i grandi vanno a scuola in autobus, i piccoli accompagnati da papà con il pulmino da nove posti parcheggiato in cortile (nelle uscite di famiglia qualcuno si deve sempre infilare nell’auto di amici). Quando la casa si svuota a mamma Rita restano un lettone e sedici lettini da rifare, le lavatrici, la spesa, il pranzo da preparare nella grande cucina dove il pomeriggio si fanno i compiti. Ma nessuno soffre per la mancanza di spazio in quei 110 metri quadrati di casa. L’ultima battuta di Aurelio Anania, in attesa della piccola Paola, riguarda l’eternità: «Mi basterebbe la certezza che per noi ci fosse la stessa superficie in Paradiso…».

Paolo Conti>

Ebbene: la domanda non può che sorgere spontanea…

MA 16 PERSONE POSSONO “CAMPARE” CON 2.200 EURO?

O QUALCUNO LI AIUTA?

17 Commenti

  • Il termine setta NON puo’ essere legato al Cammino Neocatecumenale per il semplice fatto che NON “si discosta da una dottrina preesistente già diffusa e affermata.”

    Anzi il cnc e’ uno dei movimenti piu’ aderenti al magistero ed al catechismo della chiesa cattolica, nella sua integrita’. Per cui se intendete utilizzare il termine setta per il cnc lo dovete usare anche per la Chiesa Cattolica di cui e’ parte.

    Leggo poi che il cnc sarebbe un pericolo perche’:

    -“negando ad esempio qualsiasi separazione o annullamento di matrimonio”, vi risulta che i cattolici siano favorevoli al divorzio?

    -“interferendo pesantemente con l’educazione dei giovani e sulla libertà e laicità”, oibo’ costringono i giovani ad andare a messa o a catechismo?

    Se intendete porre in essere liste di proscrizione, per queste cose, allora fatelo per tutti coloro che cercano di vivere davvero il vangelo, come: rns, cl, focolari etc.

    Con gli ebrei iniziarono allo stesso modo.

    p.s. la quasi totalita’ delle fonti contro il cnc che trovate su internet, e’ legata ad ambienti del tradizionalismo cattolico (lefevriani) di stampo neofascista….. il paragone con gli ebrei ci sta’ bene.

  • ……dibattere de che? Manco uno straccio di replica o precisazione alla colossali fesserie del codacons, che viola nei suoi intendimenti, tra le altre cose gli artt. 3 e 19 della costituzione.

  • A Lucio sarà anche: a me queste organizzazioni mettono “un pò di paura”…chiamarle sette o meno è indifferente, poi pensala come vuoi, ciao

  • Sono stupita e delusa dalla superficialità con la quale il codacons critica ciò che personalmente non conosce , dato che non riporta esempi che riferiscano ad un personale approccio a tale esperienza, e solo riportando articoli di privati cittadini quali Dott. Liverani e sandro Magister. Dite che vescovi, cardinali, teologi, conferenze episcopali avrebbe ro espresso serie e motivate critiche al Cammino Neocatecumenale, ma non dite Nomi e non riportate testi, date o altro………..In nome di cosa vi si dovrebbe credere? Per altro all’inizio elencate in modo inpreciso e assolutamente fuorviante e superficiale i comportamenti di coloro che aderiscono a questa esperienza. Anche a me farebbe piacere sapere se nei pubblici impieghi vengono arruolati : assassini, razzisti, pedofili, abortisti, pro eutanasia, ecc………ma non è possibile! Siamo seri. Quando mi hanno girato questo comunicato stampa, non volevo crederci avendo sempre avuto una buona opinione del “Codacons”. E’ stata una vera delusione la leggerezza con la quale vi siete espressi. In ultimo ricordo a tutti che decine di ordini religiosi e santi nel passato sono stati perseguitati anche dalla Chiesa stessa, per volontà di Dio. Ciò non ne ha tolto ne la bontà ne la validità anzi…… Le calunnie aiutano a sapere che si è sulla strada giusta. Chi vivrà vedrà. Cordiali saluti.

  • A Silvia gli scappa di chiedere di sapere :” Anche a me farebbe piacere sapere se nei pubblici impieghi vengono arruolati : assassini, razzisti, pedofili, abortisti, pro eutanasia, ecc………ma non è possibile! Siamo seri.” Cara Silvia vedo che tu che sei evidentemente appartenente a questa setta ti paragoni agli assassini, pedofili, abortisti, ecc.ecc. orbene il fatto stesso che una neocatecumena come te metta insieme abortisti e assassini e pedofili la dice lunga sul modo che avete di trattare problemi che la legge italiana laica regola in un certo modo. Ad esempio la legge italiana considera l’aborto non alla stregua di un assassinio né come la pedofilia…ebbene pensa se tu fossi un Giudice chiamata a decidere di una ragazza che ha abortito senza motivo commettendo un qualche reato…sai che indipendenza di giudizio avresti???mamma mia spero proprio di non capitare mai sotto di te….ma ora ti racconto la mia lunga esperienza tra i neocatecumeni: il mio matrimonio era in crisi , mio marito si avvicinò al “cammino” e mi convinse ad andare anche io con lui nonostante fossi atea e comunista da sette generazioni. Ebbene i nostri figli anche furono coinvolti e cominciarono a recitare come pappagalli quello che loro veniva insegnato a memoria come il libretto rosso di Mao …!! La causa della nostra crisi era che mio marito, figlio di un generale rigoroso e autoritario che sapeva solo dare ordini a lui e a me, era succube dei genitori e mi espropriava di ogni possibilità di autonomia nella decisione delle cose della famiglia. In più lui aveva un serio problema sessuale. Ebbene i catecumeni dopo anni di discorsi ci convinsero che dovevamo risolvere i nostri reciproci problemi con la preghiera e tollerare anche di essere infelici e privi del piacere sessuale pur di non toccare la famiglia e l’indissolubile matrimonio…ma ci educarono a considerare le fidanzate dei nostri figli quando indossavano una minigonna come mignotte, a esecrare i simboli fallici come massimo peccato, e a considerare la omosessualità uno dei peggiori mali della società, una cosa che poi ho capito era orrenda omofobia. Forse sarà stato un eccesso, non so, ma so che uno dei miei figli che ha fatto 4 figli ora è immobilizzato a letto in depressione acuta e non si rialza più. Ho fatto un danno enorme alla mia famiglia e ho creduto per colpa di questi signori per anni che la destra politica fosse la cosa migliore del mondo , anche quando avalla la prostituzione minorile, solo perché non fa leggi contro la famiglia…!!a chi quindi si trova ad accostarsi ai neocatecumeni dico: attenti, la base del cristianesimo che si sente in quei luoghi è bella e giusta ma sembra che troppi fanatici e oltranzisti si approfittino delle persone più deboli e in difficoltà per far del male. Forse il sommo pontefice dovrebbe almeno eliminare da queste sette i più radicali e accecati da dottrine non proprio coerenti con il Vangelo.

  • avanti ammaziamo tutti quelli che non la pensano come noi
    solo quelli della codacons sono santi
    loro sono dio creatore unica giustizia
    dove apriamo i campi di sterminio

    carissimi siete solo semplici fascisti travestiti e il vostro capo è adolf

  • Orfeo Orfeo Orfeo … la cosa più irritante del tuo intervento è l’unica che merita risposta…è quel “carissimi”, ecco: da te è un insulto.
    Peggio dei fascisti travestiti.
    Ma vaffanciuccio.

  • Complimenti veramente all’Avv. Rienzi e alla sua superficialità.
    Donde proviene codesto astio, chi gliel’ha stimolato? C’è mica qualcuno dietro?
    Il Codacons si è sempre distinto per serietà, ma qui difetta parecchio di sostanza, o come l’avv. dovrebbe ben sapere, di fumus boni iuris.
    Mi cita Magister, ma mi faccia il piacere!
    Si documenti, per bene, e verifichi di non essere passato dalla parte del torto per diffamazione a mezzo internet, non le farebbe certo onore, professionalmente. Si rivada a leggere, come le hanno suggerito, gli artt. 3 e 19 della Costituzione.
    E ringrazi veramente che non si solleverà nessuno, nessuno a titolo formale per rovinarla, per quello che sta facendo.
    Fosse il problema del Codacons!

  • Ragazzi ma de che stamo a parlà!

    Digitate su google neocatecumenali e setta e vedete cosa esce fuori!!!

    Le testimonianze di chi ne ha fatto parte sono false?

    E sai perché “uno di passaggio” i neocatecumenali stessi non fanno casino?

    Perché se andassimo a scavare chissà cosa salterebbe fuori!

    Altro che art. 3 e 19 della Costituzione

    Denunciate mezza internet allora!!!

  • Prosciuttino caro,
    perchè come fan sempre tutti ti metti a discutere senza conoscere, esattamente come Magister? Non è segno di grande maturità, anzi si potrebbe dire che è segno di superficialità.
    Conosci questo tipo di esperienza? No.
    Vai a cercarti le info su internet? E cosa speri mai di trovare? Sono oltre 40 anni che accusano il Cammino Neocatecumenale, da quando è nato, altro che Internet. (e Zoffoli, Conti, ecc. c’è un agguerritissimo blog specializzato sul cnc. Vedi Internetica o blogspot neocatecumenali, ecc.)
    E’ nato accompagnato da accuse, quindi Rienzi non sposta di una virgola tutto ciò che già si sa, contro il cammino.
    Fatto sta, però, che è un movimento approvato, approvato, dalla Chiesa.
    Quindi:
    1) se della Chiesa non te/ve ne frega niente, che stai a parla’ a fa’? Che te frega a te dell’aborto, dell’eutanasia, del preservativo? E che lo dice il cammino, o lo dice la Chiesa?
    2) Se della Chiesa fai parte, documentati, per favore. Tappati il naso, storcilo quanto vuoi, ma fa’ attenzione: il cammino è tutelato, riconosciuto, dilla come vuoi, è una realtà post-conciliare regolarmente e pubblicamente approvata, della quale ora, tra l’altro, è disponibile tutto il materiale segreto contenente ciò che propala.
    è naturale, che meglio della P2 il cna ha permeato financo i corridoi e i comodini del Vaticano… gli fa un baffo l’Opus Dei.
    Ma mi faccino il piacere!
    Au revoir, prosciuttoprosciutto

  • Cioè “uno di passaggio” questi tuoi 2 punti danno la dimensione delle cose che dici:

    1) se della Chiesa non te/ve ne frega niente, che stai a parla’ a fa’? Che te frega a te dell’aborto, dell’eutanasia, del preservativo? E che lo dice il cammino, o lo dice la Chiesa?

    A me di quello che dice la Chiesa o il Cammino, con tutto il rispetto, importa poco assai: però di quelle problematiche si.
    Quindi, senza insultare nessuno, parlo come e quanto voglio.
    E le informazioni su internet sono a disposizione di tutti: poi sta nell’intelligenza di chi legge, discernere. Giusto?
    E ribadisco: le testimonianze che ho letto sonon false, sono vere? Dimmelo tu, che hai la conoscenza infusa per grazia ricevuta: IO la MIA idea me la sono fatta.
    E non mi fido, assolutamente, di tutto ciò che “deve” essere seguito perché “approvato” da questa o quella Istitutzione (non siamo tutti, come si suol dire, pecoroni).

    Per l’altro tuo punto hai scritto:

    2) Se della Chiesa fai parte, documentati, per favore. Tappati il naso, storcilo quanto vuoi, ma fa’ attenzione: il cammino è tutelato, riconosciuto, dilla come vuoi, è una realtà post-conciliare regolarmente e pubblicamente approvata, della quale ora, tra l’altro, è disponibile tutto il materiale segreto contenente ciò che propala.

    IO mi documento e non tappo e storco assolutamente nulla: che il Cammino sia tutelato riconosciuto, non mi importa nulla, come ho già detto.
    Mi preoccupa assai di più sentire persone che di quel Cammino hanno fatto parte: e rabbrividisco.
    Materiale segreto contenente ciò che propala, ma dico, se sei serio, rileggi quello che hai scritto, se scherzavi, beh!, vallo a dire a chi da quel Cammino si è allontanato.

    IO DICO QUELLO CHE VOGLIO E QUANTO VOGLIO: NON OFFENDO O INSULTO LA SENSIBILITA’ DI NESSUNO.
    DICO SOLO DI FARE ATTENZIONE A TUTTO CIO’ CHE VI VIENE ILLUSTRATO COME LA SOLUZIONE DI TUTTI I MALI.
    FATE ATTENZIONE
    E STOP
    Salute a te, uno di passaggio, senza polemiche, con la MIA approvazione,
    ciao

  • Sono un cattolico normale e non mi piacciono quelli del “cammino”: mi ci avvicinai anni fa ma quando vidi come facevano imparare a memoria le regolette ai più giovani e vidi che ci invitavano solo e sempre a salvare la famiglia me ne allontanai…ora vedo – e mi sembra tipico dei neocatecumeni, che nessuno commenta la triste storia di eloise, cui nessuno può dire di non essere informata di questo problema e su cui nessuno dei sostenitori accaniti della setta ha il coraggio di dire una sola parola. Allora vediamo quanto coraggio hanno questi santi uomini che pregano notte e giorno e passano la maggior parte del loro tempo a osannare la famiglia anche se guasta anche se con coppie in cui uno dei due è omosessuale ecc.ecc. allora lancio una sfida: chi sostiene che la sofferenza di eloise sia cosa santa e giusta lo dica ma non taccia codardamente..ciao claudio ex catecumeno

  • Vorrei dare un contributo al dibattito sui neo catecumeni. Io sono con loro da un decennio e a un certo punto per superare una grave menomazione sessuale mi ero convinto ad andare in analisi e stavo molto meglio, ma ogni volta che tornavo da loro mi dicevano sempre che era tutto inutile e che bastava frequentare loro per stare bene e pregare così ho lasciato l’analisi e ora sto malissimo ma non so che fare …mi sento come in una morsa dove se disobbedisco a loro mi saltano addosso i sensi di colpa e il rimorso se obbedisco sento che presto sarò candidato al suicidio ciao
    Andrea da Bologna

  • fonte: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/03/vaticano-il-corvo-colpisce-ancora-lettere-contro.html

    Vaticano, il corvo colpisce ancora lettere contro Bertone e Gaenswein / Il nuovo attacco del corvo ‘Cacciamo Bertone e padre Georg i responsabili sono solo loro’
    03 giugno 2012 — pagina 1 – 6 – 7 sezione: PRIMA PAGINA

    MILANO «CACCIATE i veri responsabili dal Vaticano. Ancora una volta a pagare è il solito capro espiatorio. Quale migliore vittima del maggiordomo del Santo Padre. La verità va ricercata nel potere centrale». Il corvo vola ancora in Vaticano. MILANO Volteggia, osserva e colpisce, mentre Benedetto XVI si trova in visita ufficiale per tre giornia Milano cercando qualche momento di serenità dai veleni che lo assediano. Il corvo sforna a sorpresa nuovi documenti. Tre, per la precisione, di cui Repubblica è in possesso e che oggi presenta. Ma, avverte subito la fonte, di carte come queste ne abbiamo «centinaia». Lo scrive in una lettera – che prelude ai tre documenti – battuta sul computer. Dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il maggiordomo del Papa accusato di essere il postino delle missive fuoriuscite in passato dalla Santa Sede, «il capro espiatorio» come lo definisce la lettera, non è per niente il solo. Perché il corvo, in realtà, è ancora attivo. «La verità – denuncia – va ricercata nel potere centrale». E spiega: «Ovverossia, nell’ archivio privato di mons. Georg Gaenswein segretario particolare del Santo Padre, dal quale fuoriescono di continuo innumerevoli documenti riservati a favore del Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone». Un’ accusa forte, che la fonte fa propria, al segretario particolare di Benedetto XVI, uomo in cui il Papa ripone invece la massima fiducia, e che da molti anni rappresenta la persona cui affidarsi per le questioni non solo di carattere personale, ma anche spirituali e politiche. Negli ultimi anni, infatti, monsignor Gaenswein ha accresciuto notevolmente la sua influenza all’ interno dell’ Appartamento, maturando un ruolo di certo del tutto informale, eppure tangibile e chiaro a tutti, di consigliere di Joseph Ratzinger, del quale è anche connazionale. Aggiunge il corvo nella sua missiva preliminare alle tre carte: «Non sempre le cose vanno per il verso giusto e tra Mons. Georg ed il Cardinale ci sono passaggi incontrollati di documenti ed atti riservatissimi». Come a dire: i documenti e gli atti interni che transitano dall’ Appartamento papale all’ ufficio del Segretario di Stato,e viceversa, talvolta prendono anche altre strade. E il loro controllo si perde. Il corvo presenta così «tre delle centinaia di documenti in nostro possesso». La prima è una «lettera riservatissima» indirizzata a Bertone dal cardinale prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, e che riguarda quella che bolla come «la vergognosa vicenda dei neocatecumenali, sulla quale vi è un lungo appunto scritto a mano dallo stesso Benedetto XVI». Le altre sono due lettere con la firma, in apparenza, di monsignor Gaenswein. E che riguardano, vi si dice, «alcune incresciose, nonché vergognose vicende all’ interno del Vaticano». I due scritti portano in alto lo stemma della Santa Sede con l’ intestazione “Città del Vaticano”. E in calce la firma estesa, a mano, di «don Georg Gaenswein». Sotto, la dicitura stampata «Segretario Particolare di Sua Santità Benedetto XVI». Una delle due è datata 19 febbraio 2009. Il testo delle lettere è stato omesso. Spiega il corvo: «Non pubblichiamo in modo integrale per non offendere la Persona del Santo Padre, già molto provata dai suoi inetti collaboratori». E avverte: «Per correttezza ci riserviamo di pubblicare i testi integrali nel caso ci si ostini a nascondere la verità dei fatti». Conclude poi: «Cacciate dal Vaticano i veri responsabili di questo scandalo: Mons. Gaenswein ed il Card. Bertone». Accuse durissime, non provate, e qui non circostanziate. La lettera invece indirizzata a Bertone, presso la Segreteria di Stato, porta la firma del cardinale Leo Raymond Burke. È datata 14 gennaio 2012 e risulta pervenuta, come si evince dal timbro, il 16 gennaio. Nel testo il numero uno del Supremo Tribunale della Santa Sede scrive di aver trovato sulla sua scrivania un invito a una celebrazione del Papa prevista sei giorni più tardi, «in occasione dell’ approvazione della liturgia del Cammino Neocatecumenale». L’ alto prelato appare molto turbato in proposito, arrabbiato. «Non posso- si legge- come Cardinalee membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, non esprimere a Vostra Eminenza la meraviglia che l’ invito mi ha causato. Non ricordo di aver sentito di una consultazione a riguardo dell’ approvazione di una liturgia propria di questo movimento ecclesiale. Ho ricevuto, negli ultimi giorni, da varie persone, anche da uno stimato Vescovo statunitense, espressioni di preoccupazione riguardo ad una tale approvazione papale, della quale essi avevano già saputo. Tale notizia era per me una pura diceria o speculazione. Adesso ho scoperto che essi avevano ragione». Termina così il cardinale Burke la sua lettera a Bertone: «Come fedele conoscitore dell’ insegnamento del Santo Padre sulla riforma liturgica che è fondamentale per la nuova evangelizzazione, ritengo che l’ approvazione di tali innovazioni liturgiche, anche dopo la correzione delle medesime da parte del Prefetto della Congregazione per il Culto Divino a la Disciplina dei sacramenti, non sembra coerente con il magistero liturgico del Papa». L’ argomento è di primaria importanza per gli addetti ai lavori. Proprio all’ inizio di quest’ anno infatti la Santa Sede aveva approvato, dopo 15 anni di studio da parte della Congregazione per il Culto, la liturgia proposta dal Cammino neocatecumenale. Organismo nato in Spagna verso la metà degli anni Sessanta su iniziativa del pittore Kiko Arguello, il movimento ha l’ obiettivo di formare i suoi membri nel cattolicesimo e la riscoperta del battesimo. Il loro modo di celebrare è stato oggetto di diverse discussioni. I neocatecumenali, in estrema sintesi, svolgono le celebrazioni in piccole comunità il sabato sera, e ricevono la comunione al proprio posto, ma in piedi e non seduti. Le nuove lettere del corvo sono, in ogni caso, il segno che la battaglia dentro il Vaticanoè tuttora in corso.E dimostrano che “Paoletto”, il cameriere di Benedetto XVI arrestato dieci giorni fa dalla Gendarmeria vaticana con l’ accusa di aver fatto uscire documenti riservati dell’ Appartamento papale, anche se fosse colpevole, è solo un pesce piccolo. Il corvo è tornato. E, come è stato chiaro fin dal principio di questa vicenda, non si incarna in una sola persona. Appena mercoledì scorso, durante l’ udienza generale in Piazza san Pietro, il Pontefice aveva voluto ribadire la sua piena fiducia «a tutti i miei collaboratori». Proprio i principali collaboratori del Papa sono citati in questi scritti: il cardinale Bertone e don Georg. Una battaglia dunque che continua. E che fa apparire questa partita come solo alle prime battute, presagendo l’ ombra di nuovi colpi di scena. – MARCO ANSALDO

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