Lorenzin vaccina, “BigPharma” ringrazia

Cari Amici,

nella giornata di oggi, la Ministra Lorenzin ha condotto la sua prole presso la Asl RmE , così da sottoporla al “rito” della vaccinazione. Poi, a telecamere spiegate, ha incensato le vaccinazioni, che “salvano i nostri bambini e quelli che vivono intorno a loro. Perché i virus vivono intorno a noi”.

Bene, bravi, bis. Non c’è dubbio, come dice la Ministra, che la vaccinazione sia un tema “molto serio”. E non c’è dubbio che la vaccinazione sia anche un tema delicato, visto che la disputa riguarda, secondo alcuni, gli effetti dei vaccini stessi, e soprattutto i rischi di contrarre malattie addirittura più gravi e irreversibili di quelle da cui ci si vuole proteggere.

Se quest’ultimo è un argomento così complesso, e tecnico, che è bene lasciare la parola a medici, ricercatori ed esperti, trovo molto più opportuno concentrare l’attenzione sul fatto che nel corso dell’endorsement della Lorenzin non si sia trovato il tempo di dire una parola sul vaccino “esavalente”, che tuttora viene somministrato ai bambini e contiene le 4 vaccinazioni obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica, antiepatitevirale B) più 2 raccomandate: anti-pertosse e anti-Haemophilus influenzae di tipo B (meningite).

Chi, come me, ha una certa età, ricorderà forse come una volta le vaccinazioni obbligatorie fossero solo 3: dal 1991 sono diventate 4 (essendo stata resa obbligatoria la vaccinazione antiepatite B). A partire dal 2001, però, al posto di questi 4 vaccini, senza alcuna legge dello Stato, si è imposta di fatto l’usanza di somministrare l’Esavalente che, oltre ai precedenti 4 vaccini, contiene anche quello contro pertosse e l’emofilo B.

Cosa avrebbe dovuto dire, quindi, la Ministra Lorenzin? Che il Servizio Sanitario Nazionale di fatto propone un vaccino esavalente, nonostante la legge riconosca solo 4 vaccini obbligatori; che genitori credono che tutti i vaccini siano obbligatori, mentre la realtà è ben diversa; che in questo modo ne deriva uno spreco di soldi pubblici a carico del SSN, e quindi della collettività, pari a 114 milioni di euro all’anno; e che di questo spreco si avvantaggiano le multinazionali dei farmaci, che questi vaccini li producono.

Non è un caso che Roberto Gava, farmacologo-tossicologo e autore del saggio “Le vaccinazioni pediatriche”, abbia denunciato la campagna commerciale di vendita dei vaccini combinati, che “sta ostacolando sempre più il reperimento di vaccini singoli”; e non è un caso che sia tuttora molto difficile trovare i singoli vaccini presso le Asl, visto che il pacchetto (per così dire) viene fornito tutto intero.

Sarebbe il caso, perlomeno, di parlarne: senza estremizzazioni, senza anatemi. E allora, cara Ministra, perché non spendere una parola su questo, una volta tanto, alla faccia di Big Pharma? Sarà per la prossima volta?

A presto,

Carlo

2 Commenti

  • Caro Dottor(*) Rienzi,

    Una dose di vaccino esavalente costa nell’ordine degli euro. Una terapia completa per un malato di morbillo costa nell’ordine delle *migliaia* di euro. Il morbillo è una malattia contagiosissima, che in un caso su mille uccide, e in un altro caso su mille riduce a un vegetale.
    Big Pharma ringrazierebbe molto, ma molto, ma molto di più se potesse evitare di produrre i vaccini: così da fare introiti solo con le terapie.

    Vorrei poi far notare come il dottor Gava (il cui libro citato è pubblicato da un editore specializzato in esoterismo e UFO) sembri trascurare che quattro vaccini singoli sarebbero almeno altrettanto costosi, in termini di denaro e soprattutto di tempo (che nessuno ci ridà indietro) di un singolo vaccino esavalente.

    Il presidente di un’associazione di consumatori non farebbe forse bene a fare questi conti /prima/ di trattare questo argomento sul proprio sito?

    Con il dovuto rispetto,

    Silvio C.

    (*) in giurisprudenza, come si evince dal curriculum su questo sito

  • Eh già, è proprio vero, moltissimi genitori sono convinti che tutti i vaccini proposti siano obbligatori e non si domandano nemmeno i possibili “effetti indesiderati”.
    La cosa che mi lascia più basita è la campagna che viene fatta per cui un bambino vaccinato è un bravo bambino in quanto protegge la popolazione dalla diffusione delle patologie, e quindi un bambino non vaccinato è un “cattivo bambino” in quanto è un veicolo di diffusione dei batteri/virus in questione, mentre invece è vero che nel caso le diffondesse sarebbe solo ad altri non vaccinati (che hanno preso la stessa decisione!).

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