Il consenso informato va cambiato, e subito


All’indomani della decisione di imporre l’obbligo vaccinale per tutti gli over 50 abbiamo deciso di intervenire sulla questione, dirimente, del consenso informato. Una faccenda che interessa di vicino i cittadini italiani, i loro diritti e – di conseguenza – chiunque si prefigga di garantirli e tutelarli.

Riassumendo all’estremo la discussione, oggi i moduli sul consenso informato – firmati dai soggetti che accettano di sottoporsi a vaccinazione contro il Covid-19 – non prevedono responsabilità in capo allo Stato in caso di effetti collaterali, reazioni avverse gravi o danni permanenti. Questo perché la vaccinazione era, fino ad oggi, volontaria e lasciata alla libera scelta dei singoli. Con l’introduzione dell’obbligo vaccinale per una categoria di soggetti, gli over50, è evidente che lo scenario cambi; e che di conseguenza sia necessario e urgente un aggiornamento dello stesso consenso.

La ragione, come detto, è semplicissima: in presenza di un obbligo vaccinale, lo Stato è tenuto per legge e risarcire qualsiasi danno sanitario legato alla vaccinazione. Ma di questa responsabilità, stabilita dal nostro ordinamento, non si fa alcuna menzione nel modulo di consenso informato, che al contrario così come formulato oggi addossa ai cittadini qualsiasi rischio legato alla somministrazione del vaccino.

Lo ha detto, tra gli altri, anche qualcuno dei virologi che ogni giorno popolano TV, radio e giornali:

“Nel momento in cui tu metti il pass obbligatorio, di fatto hai introdotto un obbligo. Allora se tu obblighi una persona a vaccinarsi, direttamente o indirettamente te ne devi assumere responsabilità, quindi penso che dovrebbe essere rivisto il consenso informato e dovrebbe essere fatta una manleva generalizzata”.

Andrea Crisanti

Insomma, ormai è evidente a tutti, tranne che al Governo: il consenso informato in vigore oggi non è più legittimo, e deve essere modificato – eliminando qualsiasi clausola che escluda responsabilità da danni da vaccino.

Noi abbiamo sollevato il problema, e continuiamo a farlo. Ma non aspetteremo in eterno di essere ascoltati: se il Governo non modificherà con urgenza i moduli che i cittadini over 50 dovranno firmare al momento della vaccinazione, nasceranno contenziosi legali e ci faremo promotori di una raffica di ricorsi in tribunale contro lo Stato, per conto di tutti i soggetti coinvolti dal nuovo obbligo che subiranno danni a seguito della vaccinazione. Nell’attesa delle dovute modifiche, l’Associazione ha già invitato gli over 50 a non firmare alcun consenso informato, o a cancellare dai moduli qualsiasi clausola che escluda responsabilità dello Stato in caso di effetti avversi o danni da vaccinazione.

I cittadini – che si sono sottoposti con generosità ai continui richiami vaccinali – hanno diritto a una tutela adeguata nei confronti di effetti collaterali, reazioni avverse gravi o danni permanenti.

E noi siamo intenzionati a garantirgliela.

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