IL CODACONS CHIEDE CHIAREZZA SUL TRAGICO EPISODIO DEL BAMBINO MORTO NELLE ACQUE DI FENIGLIA CADUTO DAL PEDALO’

E’ POSSIBILE PORTARE UN BAMBINO SU DI UN PEDALO’ SENZA BRACCIOLI?

IL CODACONS CHIEDE ALLA PROCURA DI GROSSETO UN’ INDAGINE SUL RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA DEI NATANTI E L’ACCERTTAMENTO DI EVENTUALI RESPONSABILITA’ PER OMESSA VIGILANZA

E’ morto per annegamento ieri, un bimbo romano di sedici mesi. Il bimbo è stato portato dalla madre sul pedalò ed ha perso la vita scivolando dall’imbarcazione e la breve immersione in acqua è stata sufficiente a causare il decesso del bambino per arresto cardiorespiratorio.
Il Codacons a tal punto chiede chiarezza sul tragico episodio e chiede alla procura di Grosseto che si pronunci in merito alla vigilanza della spiaggia per eventuali atti di omissione di soccorso e atti d’ufficio, chiedendo la chiusura dello stabilimento, finchè non verranno chiarite le dinamiche dell’ incidente e perchè a un bambino di appena sedici mesi non siano state fatte indossare le adeguate attrezzature di sicurezza, quali braccioli e giubbino salvagente.
“In molti stabilimenti si pagano cifre enormi per sdraio e ombrelloni e cifre che comprendono anche la sicurezza che dovrebbe essere data sia dalla vigilanza che dai bagnini – dichiara il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – ma spesso i gestori risparmiano proprio sulle misure di sicurezza per aumentare i propri profitti. C è da chiedersi cosa faccia il Comune e la Capitaneria di porto perchè ciò non avvenga”.

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