GIUSTIZIA: I CITTADINI VOGLIONO LA RIFORMA

Per colpa di Berlusconi, che la vuole per fare i cavoletti suoi, e della sinistra (dal PD all’ IDV) che non la vuole per non far felice Berlusconi, i cittadini restano schiacciati nella macina delle strumentalizzazioni e intanto i Magistrati se la ridono felici che nulla cambi.

Dunque diciamo finalmente cosa è bene per la gente: è bene che le carriere dei PM e dei GIP siano separate.

Oggi questi due soggetti, uno “accusa’, l’altro Giudice terzo, vanno a pranzo insieme, uno guarda allo scranno dell’altro su cui siederà forse tra qualche anno, giocano a tennis insieme e carezzano le stesse segretarie e cancelliere o segretari e cancellieri!!

Nessuna garanzia di parità di trattamento tra accusa e difesa, come vorrebbe la Costituzione, ma uno che accusa sapendo che quello “terzo’ che giudica non avrà il coraggio di dargli torto, altrimenti al prossimo pranzo o partita di tennis o quando verrà a sedersi nello stesso collegio come giudicante, non avrà il coraggio di guardarlo in faccia.

Una oscena e illegale commistione di soggetti con ruoli che dovrebbero essere ben distinti e separati.

Ma la gente semplice vuole anche la responsabilità dei Magistrati, che attualmente sono giudicati in sede disciplinare da altri colleghi (lo stesso scandalo si ha per gli avvocati e i medici), e in sede di giudizi civili da colleghi di distretti vicini quelli che a loro volta potrebbero essere giudicati, se sbagliano, da colleghi vicini e così via: uno schifo indicibile.

Il presidente del Codacons è stato tenuto sotto processo, a causa di sballate intercettazioni e di superficialità criminosa di Giudici della Repubblica per 5 anni, con un Sindaco – Camillo Valentini, sindaco di Roccaraso – che fu messo in carcere dove morì “suicida’ e innocente.

Oggi Valentini – e anche il Presidente del Codacons – sono stati prosciolti da tutto e si è scoperto che tutto derivava dal fatto che i PM e il GIP erano d’accordo su tutto …su tutti gli errori terribili che hanno portato alla morte di un innocente.

Allora, quei Magistrati sono stati oggi condannati anche a pagare le spese di giudizio quando la questione è uscita dalle strette aule dei compari PM e GIP ed è approdata in Cassazione, ma nessuno di loro ha pagato per quella morte innocente e nessuno pagherà.

Questo non va bene.

I cittadini vogliono una Magistratura, che è pagata benissimo (lavorano dalle ore 9 alle ore 14 e prendono quasi 10.000 euro al mese!!) , che a sua volta paghi quando sbaglia, ma paghi davvero.

E ci fa davvero pena il PD e l’IDV che in nome della difesa dagli imbrogli di Berlusconi, a loro volta imbrogliano i cittadini facendo barricate per difendere la casta dei Magistrati che non paga mai, non è responsabile dei suoi errori e esercita quindi l’arroganza e la prepotenza.

BEN VENGA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA!

44 Commenti

  • bene la riforma ma i politici non devono ASSOLUTAMENTE poter condizionare l’operato della magistratura. Due CSM? ok ma con i numeri di quello attuale. Responsabilità civile dei giudici? Ok ma per colpa grave o dolo. Obbligatorietà dell’azione penale? non si tocca: i P.M. DEVONO indagare per ogni notizia di reato di cui vengono a conoscenza.
    Tutto quello che vi pare ma la politica, ripeto, non deve opporre condizionamenti alla indipendenza della magistratura. Non dimentichiamo che siamo fra i paesi con la più alta CORRUZIONE POLITICA al mondo.

  • Credo sia inderogabile la riforma sulla giustizia. Non centra Berlusconi poichè lo stesso ha tanti soldi da potersi far assistere da chi meglio crede. Chi ci rimette è il cittadino, quello che con il cappello in mano si trova sempre a dover piegare la testa di fronte a chi non ha più fiducia e che usa interpreta la legge a suo uso e consumo senza mai dover rispondere del suo operato a chicchessia. Inoltre, il popolo ha già espresso il suo giudizio con il referndum sulla responsabilità civile dei giudici e per l’ennesima volta è stato derubato dei suoi diriti proprio dalla CASTA della magistratura corrotta. Va da se che non sono i giudici che devono emanare le leggi ma il Parlamento e non centra se lo stesso è di destra o di sinistra, ma è la volontà del popolo che deve diventare legge dello stato e non può essere porevarica da PM o Giudici o Parlamentari. Aldo Maiolo

  • Condivido l’articolo ed OK su tutti gli aspetti della riforma: divisioni delle carriere, responsabilità civile dei giudici per colpe dolo e negligenze come per ogni categoria. Non credo in un paese corrotto dove la categoria dei magistrati è la sola popolata di onesti, come il numero di sanzioni comminate nei decenni vorrebbe farci credere.
    Se non si riesce a perseguire tutti i reati, spetta al parlamento decidere le priorità: troppo comodo scegliersi a piacimento i CASI da cavalcare!
    Però se non riusciamo a recuperare dignità alla Politica è illusorio pensare ad un recupero della Magistratura

  • Concordo perfettamente,è ora che i signori magistrati paghino anche loro per i loro errori e sono tanti….Enzo Tortora docet !!!

  • “Quando avversi le idee di qualcuno, sii sicuro di avversare solo le idee e non anche chi le esprime”.
    È ovvio che la sinistra non voglia la riforma della giustizia: tra le sue fila sono quasi tutti ex magistrati!
    E questo spiega anche l’accanimento contro Berlusconi, che non sarà uno stinco di santo, ma nemmeno la causa e l’origine di tutti i mali del mondo, come vogliono far credere Di Pietro e Compagni, che tuttavia, sicuramente, non hanno pagato l’ICI.

  • Concordo sulla necessitè di riformare la giustizia ma non a senso unico.
    La giustizia è di tutti ed è vergognoso che chi non ha denaro per avvocati di grido sia inesorabilmente fagocitato dagli ingranaggi messi in moto da PM che per esibizionismo hanno anche indotto indagati al suicidio.
    Piuttosto, caro Sig. Rienzi, parliamo di cose più terra terra e sondiamo i problemi quotidiani coi quali i cittadini devono lottare; un esempio:
    – Il costo dei carburanti.
    -Le Carte di Credito Prepagate.
    Due degli argomenti più volte sollecitati al Codacons dal sottoscritto, rimasti inascoltati.
    Un saluto.
    Angelomario.

  • Il malfunzionamento della giustizia e’ uno dei cancri peggiori che mina questo cosiddetto paese. Sconfiggere la lobby della magistratura sara’ veramente dura. Nessuno vuole perdere i privilegi e l’abuso di potere.

  • La riforma della giustizia sta sollevando un grande polverone ma ritengo sia ormai non più prorogabile; e pensare che sarebbe stata sufficiente qualche picconata del Capo dello Stato, il buon Giorgio Napolitano, perchè il CSM si sarebbe data una regolata.
    Angelomario

  • caro dott.Rienzi finalmente una seria organizzazione che dice come la pensa sulla riforma della Magistratura.l’unica cosa poco gradevole nel suo intervento iniziale è la parola,”per colpa di Berlusconi,che la vuole per fare i cavoletti suoi”.Questa è una cosa che non mi piace molto,e le spiego il perchè:lui ha sempre fatto i cavoletti suoi,ma da lavoro a 40 mila persone,e dopo di lui in azienda ha messo persone valide che sanno gestire bene le aziende.IO penso che in Italia gli unici intoccabili siano i Magistrati.Oggi c’è Berlusconi,ieri Craxi,Andreotti,domani un’altro chiunque vuole mettere il naso nella magistratura si scotta ma di brutto.Io sono convinto che Berlusconi non c’è la farà a farla approvare,sia per l’iter lungo e le gabbie a tradimento che incontrerra durante il viaggio.Però mettiamoci in testa questo,chi verrà dopo non ci proverà neanche a farla e arrivederci e grazie.Comunque volevo dirvi che siete grandi e continuate cosi.Mauro

  • finalmente un ragionamento non condizionato politicamente!!! la riforma è necessaria, altrimenti anche la magistratura resterà un CASTA.

  • Egr. Sig. Rienzi ha tutte le ragioni di questo mondo per sollevare la questione giustizia . Ho seguito le vicende drammatiche che l’hanno vista protagonista e le faccio i miei complimenti per la sua determinazione e la tenacia dimostrate. Sono tanti gli episodi della vita quotidiana in cui noi cittadini ci troviamo continuamente a soccombere : ci vorrebbe un bravo avvocato sempre a disposizione in ogni circostanza. Proprio nel sistema giustizia si scorge la grande arretratezza del nostro paese: procedure lunghe , infinite, per cui il cittadino rinuncia spesso ad aspettare un processo che quando arriva non è più utile!.Eppoi la responsabilità dei giudici riguardo agli errori giudiziari e direi anche rigurdo ai tempi massimi del processo . Ma la responsabilità è proprio la dimensione che manca in tutta la pubblica amministrazione e nella vita politica stessa. Le pare giusto che un sindaco o un governatore di una regione possano gestire il denaro pubblico in modo errato o disonesto senza pagare di tasca propria . E’ possibile che un comune possa contrarre debiti senza controllo e aumentare il carico fiscale per ripianare gli errori di gestione? Per esempio , in Abruzzo, la cattiva o disonesta gestione della sanità , porta come conseguenza che il cittadino sia costretto a pagare più tasse ed avere meno servizi . A quando una class action collettiva contro i cattivi amministratori?

  • Sono daccordo per la separazione delle carriere dei magistrati per i motivi già detti.
    Trovo altresì che tutto il battage sulla riforma della giustizia non prescinda dalle pressioni politiche di una certa opposizione. Spesso, per fortuna non sempre, l’iniziativa dei magistrati altro non è che una componente di opposizione: tanta attività con i governi di centrosinistra al potere non si riscontra; risorge quando la sinistra perde le elezioni. Altrettanto dicasi in quei rari casi in cui il soggetto alla gogna, giudiziaria e mediatica, appartenga a correnti della sinistra, i cui esiti sfumano nell’oblio e nel silenzio.
    A questo punto sorge il dubbio che tutta quell’indipendenza sbandierata i magistrati poi non la abbiano e in qualche caso non la vogliano.
    Circa la responsabilità dei magistrati è certo che qualcosa debba essere fatta; ma è altresì vero che in Italia, parlando di pubbiche funzioni e a qualsiasi livello gerarchico, la responsabilità è sempre esclusa, stigmatizzando di fatto una immunità assoluta per chiunque sia a libro paga di un ente pubblico.

  • Siccome fino ad ora attraverso la miriade di tribunali la giustizia ha sempre latitato – questa riforma va fatta con urgenza e senza reticenze o cambiamenti da quello che hai scritto tu. Così nessuno si potrà nascondere dietro il famoso dito. Viva la giustizia più perfetta possibile.

  • tolta la parte iniziale dove attacca Berlusconi , che fa molta ….. politica…..( cmq sempre meglio lui di tanti A SINISTRA , che si riempiono la bocca di lavoro senza AVER MAI LAVORATO, dove sono nati,cresciuti e moriranno in parlamento…a spese nostre…)
    tolta quella parte dicevo, tutto il suo intervento è condivisibile, e allora mi chiedo:
    Perchè , visto che ci sono molti dubbi , soprattutto tempistici , che questa riforma venga fatta ( si , riforma , in barba a tanti sinistri che si dichiarano riformatori e poi non vogliono venga toccato nulla di nulla ) il CODACONS e le altre associazioni non si fanno promotori di referendum in merito ?
    Cosi come un referendum sulla possibilità che finalmente finisca certa gente di campare di politica e quindi possa fare politica per massimo 3 mandati ?
    Infatti spesso fanno leggi contro i cittadini ed i lavoratori , per forza …… non sanno neanche con che lettera comincia il lavoro !!!!!!!!!! NON HANNO MAI LAVORATO , O E’ ORMAI TROPPO TEMPO CHE SON FUORI DAL MONDO DEL LAVORO CHE NON CAPISCONO LE REALI ESIGENZE…..

  • Sono daccordo con lei caro Avv. Rienzi e con tutte le persone di cui ho letto il commento al suo articolo ma ho un grande dubbio in testa: se la sinistra andasse al potere e scomparisse l’incubo ( per loro) Berlusconi, è così scontata l’approvazione di una legge sulla riforma della giustizia?

  • Credo sia urgente riformare la giustizia.
    Riassumo:
    Si alla separazione delle carriere a condizione che i PM non siano condizionati dalla politica (come in USA).
    Responsabilità dei giudizi come ogni altro funzionario dello stato (referendum già effettuato).
    Obbligatorietà dell’azione penale.
    Snellimento delle procedure con assunzione di personale negli uffici giudiziari e con la soppressione dei tribunali inutili. Dotazione della tecnologia informatica in tutti i settori della giustizia.
    Mantenimento della possibilità di indagine dei giudici (polizia giudiziaria).
    Nessuna norma salva potenti.
    Mantenere le norme attuali sulle intercettazioni (chi è pulito non teme di parlare al telefono.
    Incrementare gli strumenti per snellire i procedimenti delle cause civili (giudici di pace et dimilia).
    La litigiosità degli italiani contribuisce a intasare le aule della Giustizia.
    Ma questo è un altro discorso.

  • Gent. Avv. Rienzi, ho solo un dubbio sul fatto che la separazione delle carriere possa risolvere il problema del “mettersi d’accordo” tra GIP e PM, come è successo nel suo caso. Perché separazione delle carriere non vuol dire separazione delle vite, quindi nulla vieta che GIP e PM si frequentino fuori dal lavoro (pranzo, tennis, etc.). A meno che, le frequentazioni e/o l’amicizia tra GIP e PM possano costituire motivo di ricusazione.

  • Egr. Sig. Rioenzi, viviamo sotto attacco “giustizialista”.
    “Ancora una volta la magistratura “CSM” e “PM” entra negli spazi della politica. Questo è uno dei mali di questa ammalata Nazione. Da anni il centro sinistra, incapace di una proposta politica, ha chiesto soccorso alla magistratura per sconfiggere Berlusconi, col risultato di ritrovarci senza alternativa di governo e con una magistratura che quando meno te l’aspetti entra a gamba tesa nelle regole della democrazia”. Se questo non è un golpe cosa è ? Il popolo ha compreso; milioni di cause civili e penali sono ferme o in mano a magistrati che fanno politica. Se entri in un tribunale prima di tutto devi preoccuparti a come sei vestito, a come parli, a come ti rapporti. Se il Magistrato conoscesse il tuo pensiero politico, saresti già giudicato e saresti un soggetto a rischio… La Riforma, serve a noi e non a Berlusconi, l’anomalia Berlusconi (come viene chiamata a sinistra) è l’unica speranza per il nostro paese di avere una giustizia “GIUSTA”. Il popolo l’ha dichiarato più volte, nonostante il regime, nonostante i mass-media, nonostante una certa parte del paese remi contro e voglia mantenere coi denti il potere su tutto e tutti. Il popolo NON si fida di certa magistratura però loro continuano imperterriti. A quando il consenso popolare sui magistrati? Aldo Maiolo.

  • Quali caratteristiche fisiche e mentali hanno i giudici che vanno in pensione a 75 anni con tutti gli onori, mentre il resto dei dipendenti, qualunque scolarità abbiano inclusa laurea, specializzazioni, dottorati di ricerca subiscono emerginazioni e raggiungano a fatica i 65 anni?

  • Come tutti sulla faccia della terra pagano quando sbagliano, non capisco perchè i giudici non debbano pagare di tasca loro quando sbagliano! E’ comodo lavorare con queste protezioni di impunibilità e tantissime agevolazioni di contorno che tutti conosciamo! E’ ora di finirla con questa casta!

  • Carissimo Dott. Rienzi,Sono oltre 15 anni che calpesto aule di Tribunali e Corti di Appello per cause di conflitto di interessi con dei vicini, i quali connivono con i Giudici del mio Comprensorio: Castellammare di Stabia, in tutti questi anni ho notato che gran parte della Magistratura è corrotta come qualsiasi altra specie di gente comune.
    Ben venga questa nuova legge, la quale mette i puntini sulle “i” cioè mette ordine in una Casta con tanti “PRIVILEGI” e poche RESPONSABILITA’…
    Vitiello Domenico

  • L’Italia è alle corde per una moltitudine di problemi, e che il concetto di mancanza di RESPONSABILITA’ sia fra questi, è palese anche al più ottuso degli osservatori.
    E’ quindi un concetto che dobbiamo fare nostro a tutti i livelli, soprattutto politico…..e giuridico. Tanto più che non sarebbero neppure loro a pagare direttamente, ma le compagnie di Assicurazione….

  • la riforma della giustizia, della quale si parla da anni, si sarebbe già dovuta fare, speriamo che questa sia volta buona. Meglio tardi che mai

  • OK per la divisione delle carriere, od in alternativa trasferimento a distretto giudiziario distante almeno 7-800 km dall’originale, con proibizione di successivo rientro.

    OK ovviamente alla responsabilità dei giudici PER DOLO O COLPA GRAVE, con penalizzazione civile, penale (ove sussista un reato) ed eventuale cacciata dalla magistratura.

    Aggiungerei:

    Decisione univoca dei magistrati che dovessero passare in politica, senza possibilità di ritorno.

    Obbligo dei magistrati di APPLICARE LE LEGGI, non di farle. Se non sono convinti che siano costituzionali le rimettano alla Corte Costituzionale. Se però questo non è il caso, o fanno i magistrati o si dimettano.

    Però la stessa responsabilità di ben lavorare la debbono avere anche i politici. Coloro che propongono leggi non conformi alla Costituzione dovrebbero decadere dall’incarico.

  • Caro dottor Rienzi. Anzitutto La ringrazio per tutte le lotte che sostiene con calore, competenza e cuore a favore di tutti i cittadini! Da anni sono iscritto al Codacons e mi sono servito poco degli egregi servigi da esso messi a disposizione del pubblico, proprio perchè ho constatato di persona (in un trentacinquennio !) che la nostra è una giustizia a soffietto, cioè che funziona
    solo quando lo decide il singolo giudice che, come Lei sa, ha il potere di farti parlare o meno ed anche di porti le domande in modo che la risposta rispecchi
    il suo pensiero. Ciò sia in campo penale che civile. Quante volte mi sono meravigliato che il giudice mi ponesse domande che dimostravano che non avesse letto il verbale da me speditogli! Quante volteho visto il giudioce dare una sommaria occhiata a quanto scritto dal P.M e poi ritenerlo oro colato!
    Perciò sono d’accordo con tutti i commentatori che mi hanno preceduto nelsostenere la separazione delle carriere dei giudici e la loro piena responsabilità penale e civile come tutti i pubblici impiegati. Ovviamente nonsono d’accordo con quel signore che parla di P2″: c’è sempre qualcuno………
    Certo occorre anche un serio controllo dell’operato dei magistrati da parte di
    un organo istituzionale avulso dai partiti ed affiancato, dico io, da un organo popolare, indipendente e volotario. Ma questo discoro ci porterebbe troppo lontano. Purtroppo mi duole dover riconoscere che, attualmente, solo Berlusconi può fare in merito una qualche legge: meglio che niente? Vedremo
    e soprattutto speriamo ancora nonostante …….la melma ci sia arrivata al mento! Con simpatia ponticiello stefano

  • Gentile Avv. Rienzi,
    la problematica della Giustizia in Italia, ritengo che non sia quella di “separare” le carriere, o di ridurre i tempi di “Prescrizione”, o quella di far sì che i Magistrati, se non operano bene o per meglio dire, noi non riteniamo che abbiano fatto “giustizia come la intendiamo noi, anche – Giustizia maccheronica”, questi possano passare dall’essere Giudice Terzo ad imputato degli imputati! perchè con la riforma Alfano, è proprio questo che vuole il Sig. B.
    Questo non può accadere, in un paese Civile.
    E’ giusto però che l’Organo di controllo, quale è il CSM, a cui Tutti i Cittadini possano rivolgersi, con semplice lettera, allegando tutta la propria documentazione, il quale valutato gli atti, possano decidere se attribuire un risarcimento, riformare una sentenza, annullarla, reprimere gli errori, rimuovere il magistrato, e senza l’intervento … della Politica!
    Le mi dirà che questo il CSM non può farlo oggi, e tanto meno lo farà domani!

    Guardiamoci negli occhi, Lei è un Avvocato… e l’Ordine degli Avvocati? … e l’Ordine degli Ingegneri?… e l’ordine dei Geometri?… e l’Ordine dei Medici?… e l’Ordine… a non finire!

    In Italia ci sono troppi Ordini e poca giustizia professionale!, troppa poca trasparenza su tali strutture… Le chiedo se conosce quanti “professionisti” vengono espulsi dai propri ordini e non possono più far danno!

    Ma veniamo alla Giustizia!, orbene occore sfatare anche quanto lavorano, ritengo che per quei Magistrati Professionalmente seri, il lavoro non è del tipo 8-12, 14-16, come un semplice impiegato, ma un Full immersion continuo, anche perchè a fronte di alcune Cause civili e penali che emergono come iceberg, eclatanti stravaganti, dannose, vere e proprie tossine, che con il proprio mal operare danneggiano l’intera e complessa struttura della magistratura Italiana.

    I Magistrati 9 – 14, ritengo che non siano magistrati ma pseudo, gente abarbicata al potere togale che gli è “caduto dal cielo” e forse se si “scavasse” un pochino si scoprirebbero anche le “coperture eccellenti di cui godono”.

    Ma ritorniamo alla Giustizia, a questa occorre ORGANIZZAZIONE, IDEE per snellirle, clausole o meglio leggi sfoltite da paparacchi, voluti da “Avvocati” che sono diventati “Legislatori” e per meglio “incasinare” “legiferano” all’infinito.

    Le Cause debbono e possono essere concluse già oggi in 4/5 anni 1^ grado ed appello, se vi fosse l’iformatizzazione di tutti gli atti, l’obbligo da parte degli Avvocati di andare obbligaoriamente alla Camera di Conciliazione obbligatoria e davanti ad un giudice togato scelto ad estrazione che deve seguire tutto l’iter e dichiarare se le volontà hanno effettivamente tentato la conciliazione.

    L’obbligo di consegnare tutti i documenti da proporre a titolo di risarcimento tutti e senza alcun indugio e senza sotterfugio alcuno,tutti consegnati in Causa.
    L’obbligo ha non divulgare gli atti, ma deve essere solo ed esclusivamente il Giudicie a fare una sintesi dell’accaduto.

    Il nascondere atti, deve comportare l’anullamento delle Sentenze e l’immediata cancellazione dagli albi degli Avvocati (perchè loro debbono avere il controllo del proprio cliente) e l’immediato trasferimento dal Civile al Penale, oltre al sequestro di tutti i beni degli imputati.

    Il Censo nella Giustizia, l’eliminazione del divario tra “ricchi e poveri”, l’imputato ricco deve avere la stessa quantità di giustizia che ha il povero, e quando il ricco viene perseguito, egli perde il diritto di disporre dei propri beni finanziari (come succede negli Stati Uniti), così saremmo Uguali davanti alla Legge.

  • Sono copletamente d’accordo con il dott. Carlo Renzi.
    Proponiamo un referendum per la separazione delle carriere dei PM e dei GIP.
    Saluti.

  • Tutto purché in questo incasinato mondo qualcosa cambi.
    Siamo stanchi dei continui tira-molla Berlusconi-PD.

  • Ritengo che con un sistema giudiziario come l’attuale, l’Italia non potrà mai crescere in senso democratico e civile. E’ perciò urgentissima una riforma radicale che preveda, tra l’altro, la separazione delle carriere e la responsabilità del giudice che sbaglia, specie se lo faccia volontariamente.

  • Se la giustizia deve essere uguale per tutti perchè i medici debbono pagare e i giudici no?
    Un mio amico avvocato dice che il CSM on potrà mai giudicare severamente gli errori, sia perchè è eletto daggli stessi che dev giudicare, sia perchè ognuno ha il suo scheletro nell’armadio: non dovrebbero essere ammesse autovalutazioni. ma ogni categoria doverbbe essere giudicata dall’esterno e da persone non soggette alla categoria stessa: non potrebbe essere proposto un giurì internazionale esterno alla Magistratura italiana.
    Il più grande conflitto di interessi è quello per cui i Parlamentari possono legiferare, senza alcun controllo, su argomenti che li riguardano: emolumenti, benefits, leggi elettorali. A mio parere dovrebbero essere promulgati da una Corte superiore e approvati per referendum popolare ( che poi sarebbero quelli che pagano; un po’ come nel poker, dove la scala minima batte la massima!)

  • 1)-Sono daccordo per la separazione delle carriere per i Magistrati e bisogna aggiungere che, quando sbagliano devono pagare di propria tasca;
    2)-inoltre devono fare una legge che, sia i Magistrati che le forze dell’Ordine devono essere apolitici, una volta che rivestono il loro incarico non devono esprimere la loro preferenza di voto;
    3)-Ridurre gli stipendi ai Politici e Amministratori Pubblici a tutti i livelli;
    4)-abolire la pensione a vita per quei debutati che rimangono in carica per soli due anni di legislazione;
    5)-eliminare auto blù con gli autisti e scorte per politici e magistrati superflui.
    6)-aumentare gli stipendi base agli operai in genere ecc.
    Con osseqio.

  • Credo che la Magistratura e gli avvocati debbano avere l’orgoglio di porsi al di fuori delle parti e, da integerrimi supervisori, operare strettamente secondo giustizia, allontanandosi, per quanto possibile, dalla soggettività, e dalle personali convinzioni.
    Una azione disonesta non deve trovare dimora nelle aule di giustizia, ma solo condanne. Le azioni oneste devono trovarvi tutto il sostegno necessario per consentire al cittadino di ricostruire quella fiducia che troppe volte è stata irrisa.
    Questa sarebbe la dimostrazione di quell’altissima professionalità che è irrinunciabile per tutti coloro che si trovano a poter condizionare la vita altrui.
    Quanto sopra dovrebbe dimostrare a chiunque quanto sia difficile giudicare gli altri ma che, proprio per questo il Magistrato deve essere colui che è in grado di valutare rapidamente e senza incertezza alcuna, i problemi sottoposti al suo giudizio. Se non è in grado di farlo è meglio che faccia lo scrittore di libri gialli; così non corre il rischio di far male a chicchessia

  • “LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI” e deve esserlo anche per i Magistrati. La separazione delle carriere non basta, occorre che i Magistrati quando sbagliano siano giudicati e condannati …… anche a pagare, come succede per tutti i cittadini. Chi è abilitato a professare la LEX , deve giurare e rinunciare a qualsiasi idea politica. ” NO ad un partito dei Magistrati “

  • Il sistema giuridico ideale per tutti è un’utopia, ma uno stato di diritto deve consentire a chi subisce un torto di poter adire alle vie legali e avere giudici che serenamente possano dare il loro giudizio, e chi crea un danno deve avere la giusta punizione.
    Chi ha un potere non è uguale a chi non lo ha e spesso si rischia di avere giudizi viziati dal potere o dalla voglia di contrastarlo. I giudici sono persone e non superpersone. Occorre dare loro la libertà e la serenità di decidere secondo legge e coscienza, ma anche l’onere di capire che un loro errore può costare caro a chi lo subisce e quindi dover rifondere i danneggiati anche con assicurazioni ad hoc, come quelle per medici ecc.
    Per chi si fa la riforma sulla giustizia è chiaro, per i cittadini, ma ancor più chiaro che la si faccia per tutte le persone, potenti, non potenti e per i giudici che a loro volta sono persone.

  • Le caste non mi piacciono. Tutti i cittadini devono essere uguali di fronte alla Legge.
    Quindi, a prescindere da Berlusconi, O.K. a carriere separate, responsabilità civile, e quant’altro utile al Paese
    PD, Idv e Pdl la piantino di litigare tra loro e imparino a fare insieme il bene dei cittadini dai quali prendono lo stipendio.
    04.04.2011
    E.Corsi

  • Egregio Avvocato, innanzi tutto grazie di esistere, perchè sono le persone come Lei che riescono a far uscire dall’anonimato coloro i quali riescono con assoluta nonchalance a farla sempre franca.
    Anche io sono propensa alle carriere separate, e che qualsiasi ruolo una persona occupi (sia uno o più) si assuma appieno la responsabilità del medesimo in primis per il ruolo che svolge, in secondo luogo che il compenso sia proporzionato al ruolo ricoperto. Potrà sembrare banale tale mia considerazione ma ritengo questi elementi fondamentali perchè purtroppo ho vissuto una circostanza che mi ha ripagata dalla fatica profusa per ottenere ciò che ingiustamente mi era stato tolto, ma dall’altra mi ha fortemente penalizzata e quindi costretta ad accettare la decisione (politica) presa dalla controparte.
    Ultima considerazione che ribadisco è che ci vorrebbe il sistema politico americano (Stati Uniti d’America ovviamente), uno Stato in cui ci sono solamente due partiti (e non il centinaio che opprime noi italiani) in cui persino il presidente viene eletto dal popolo (comune con i problemi di ogni giorno) e non dai ministri stessi che per compiacere uno o l’altro partito votano a favore o contro per accapararsi o meno il beneplacito dell’altro e per poi voltargli le spalle alla prima difficoltà o dispetto arrecato.
    Grazie ancora

  • Siamo alle solite, in Italia si premia la cicala e si bastona la formichina.
    Avere un deposito titoli non vuol dire ricchezza, e il tutto è frutto di sacrifici.
    Aumentare la tassa sulle rendite dal 12,50 al 20% può passare, ma a questo aggiungere anche un superbollo di 380,00 Euro, è una punizione.
    Non mi sembra giusto tassare due volte la stessa rendita.
    Come va la borsa ora il dossier titoli ha solo perdite, e a queste aggiungere un bollo di tale portata è una solenne punizione.
    Purtroppo mettere le tasse è facile, toglierle è molto difficile, a tale proposito propongo per chi ha della Minusvalenza, dovute a vendita di titoli in perdita,
    che il Ministro Tremondi dia la possibilità di decurtare tale superbollo da questa Minusvalenza.
    Spero molto che l’Avv. Carlo Rienzi conduca una battaglia in tal senso, nella speranza che riesca a far avere questa possibilità ai risparmiatori in possesso della Minusvalenza.
    Distinti saluti
    Antonio De Iorgi

  • Finalmente sono riuscita a trovare qualcuno che “combatte” contro l’ingiustizia di far “sparire” la trasmissione della Falcetti. Era un appuntamento quotidiano a cui non sapevo rinunciare. Ho imparato un sacco di cose… e devo dire che attualmente sentire la Rai a quell’ora è veramente…..deprimente.
    Grazie per portare avanti sempre i nostri “diritti”.

  • Non sono d’accordo sull’allontanamento della Falcetti, ma purtroppo in questa Rai può succedere di tutto e di più senza nessun riguardo agli abbonati che, come sempre, devono pagare e…tacere. Un degrado simile però non si era mai visto.

  • Non ho parole, le trasmissioni serie di servizio sono il pane della democrazia, quando qualcuno le vuole far sparire vuol dire che il paese sta andando alla derivae sicuramente è solo colpa della politica, vergogna.

  • E’ da oltre 15 anni che tutti le mattine ascolti questa insostitibile trasmissione e gradirei fermamente che venisse riaperta ! La Falcetti e’ molto brava e non va assolutamente gettata allae ortiche!

  • Questa non è democrazia !
    La chiamano così ma non è tale.
    I tempi e i modi sono quelli di una oligarchia, di una plutocrazia, di una dittatura del dio danaro !
    Se l’essere umano si vuol distinguere dalle bestie e dimostrarsi civile deve seguire princìpi negli interessi di tutti, non individuali interessi economici.
    Sennò che lo dicano chiaramente: siamo un uno sporco mondo capitalista dove la va a chi più può: tutti in guerra con tutti.
    Il web è una delle poche armi per un mondo civile che può marginalmente servire per informare, ma la battaglia la vince ancora il più forte.
    (secondo la legge: il diavolo la fa sempre sul mucchio più grosso)

  • La cosa veramente importante è, che a chiunque sia dato mandato di giudicare, venga tolta la possibilità della “SOGGETTIVITA'”. Basta con l’interpretazione soggettiva delle leggi; bisogna essere estremamente oggettivi, e motivare entro un massimo di 10 giorni la sentenza emessa.Se questa non è perfettamente aderente alla legge, così come è scritta, la sentenza deve essere immediatamente rigettata.
    A questo punto, però, le LEGGI devono essere poche, chiare, inconfutabili, cosa che oggi, purtroppo non è.

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