FERTILITY DAY? FERTILITY FLOP!


Cari amici,

da giorni circola un’ondata di malcontento mista a ripugnanza per gli incommentabili opuscoli sul Fertility day. Innanzitutto, già il nome dato alla giornata è di cattivo gusto. Le tematiche potranno pur essere interessanti e utili, sta di fatto che quando si parla di età ideale di concepimento e dei problemi di infertilità femminile o maschile, bisogna saperlo fare con un certo tatto, altrimenti meglio abbandonare l’impresa!
Quanto successo con le due campagne pubblicitarie, portate avanti dal Ministero della Salute, ha dell’osceno e del surreale!
Non bastava la prima brochure dove al titolo (aggressivo e irriverente): “La bellezza non ha età. La fertilità si!” si accompagna l’immagine sessista di una donna giovanissima che regge una clessidra. Ce ne voleva un’altra (in sotituzione della precedente, ricordiamolo!) dove stavolta compaiono due schiere di giovani: un gruppetto sorridente e in salute (tutti bianchi), in alto e un gruppetto (tra i quali alcuni di colore) colto in comportamenti dannosi alla salute, in basso.
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio! Dal messaggio irrispettoso della prima campagna, dove il geniale sottotesto è: “sbrigatevi, fanciulle e fanciulline, altrimenti un figlio ve lo sognate!”, la cara Lorenzin ha cercato di raddrizzare il tiro con una pubblicità razzista che sembra risalire all’epoca di Abramo Lincoln! Il risultato? Lo conosciamo tutti: censurata anche la seconda proposta!
E qui viene il bello, perché non è solo la mancanza di professionalità e l’offesa arrecata a chi non può rimanere incinta a far rabbia. A mandarmi su di giri è che per fare questa pagliacciata hanno impiegato i nostri soldi, sprecando preziose risorse che potevano essere destinate ad altri scopi. In un momento, tra l’altro, in cui si parla di tagli alla sanità da introdurre nella prossima manovra.
Continui pure il Governo, a braccetto con il Ministero della Salute, a usare indebitamente i fondi pubblici. Non credano però stavolta di farla franca, non quando a rimetterci sono le casse statali alimentate da noi cittadini!

A presto,
CR

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