Emissioni auto, la storia continua

Cari amici,

dopo lo scandalo “dieselgate” e il clamore che ne è seguito, tutti ci aspettavamo, o meglio speravamo, che si arrivasse ad un giro di vite sulle emissioni delle auto e sui test per verificarle. A Bruxelles, invece, i governi Ue hanno incredibilmente approvato una decisione tecnica sui motori che autorizza le case automobilistiche ad inquinare a tutto spiano.

Riepilogo brevemente la vicenda per chi non la conoscesse.

Nel lontano 2007 – ben 8 anni fa – la Commissione europea aveva proposto al Comitato tecnico Ue sui veicoli a motore (Tmcv) di rendere la norma Euro 6 effettiva per l’omologazione dei nuovi veicoli a partire dal settembre 2017, effettuando i test su strada in condizioni di guida reali, piuttosto che in laboratorio: come ha dimostrato il caso Volkswagen, questi test sono tutt’altro che affidabili. La proposta prevedeva, inoltre, due anni di tempo alle case automobilistiche per adeguarsi e la possibilità di sforare del 60% il limite di 80mg/Km per le emissioni degli ossidi di azoto. Il rispetto del limite sarebbe diventato tassativo a partire dal settembre 2019.

L’accordo approvato ieri dagli Stati membri prevede, invece, una soglia di tolleranza ben più alta, circa il 110%, e scala tutto di due anni: il limite di 80 mg/Km per i Nox per l’omologazione dei nuovi modelli potrà essere verificato nei test su strada in condizioni reali solo dal settembre 2019 (invece che 2017) e il limite di tolleranza potrà essere superato fino al primo gennaio 2021.

Come a dire: se le aziende sono costrette a barare per rispettare gli obblighi, la flessibilità è la soluzione. Sembra proprio che il Comitato tecnico abbia voluto favorire in tutti i modi le case produttrici. E, dopo lo scandalo Volkswagen che ha avuto il merito di rivelare quei trucchetti usati da tutti e da sempre, sembra incredibile che si vedano aumentati i limiti di tolleranza. Le emissioni di ossido di azoto sono, infatti, estremamente dannose per la nostra salute; possono causare enfisemi, bronchiti, problemi cardiocircolatori, asma. Per questo, la tolleranza accordata dalla Commissione Europea è inaccettabile!

A presto,

Carlo

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