Ho appreso con stupore – v. articolo di “La Repubblica” del primo novembre – della “protesta” – incivile – montata da un gruppo di cristiani sulla scia della presa di posizione di una nota Chiesa parigina per la messa in scena di una piece teatrale, “Sul concetto di volto del figlio di Dio” di Romeo Castellucci.

Non ritengo possibile che si possa nel XXI secolo censurare uno spettacolo per motivi di “culto”: altri sono i problemi “che ci affliggono” e di certo non è attraverso la limitazione della libertà di espressione e pensiero che saranno risolti.

E sopratutto uno spettacolo teatrale, per quanto possa ritenersi offensivo (ma non sembra neanche questo il caso), deve in ogni caso essere preso come uno spunto di riflessione.

Far riflettere, insomma.

Vorrei sapere cosa ne pensate.

E’ questo il Cristianesimo che vogliamo?