CHE BELLO! FINALMENTE UN TEMA CHE SVEGLIA I CITTADINI!!EVVIVA SANTORO!! LA DIFFICILE DIFESA DEL PLURALISMO E DEL SERVIZIO PUBBLICO

Sono proprio contento che un nostro intervento di critica dura al comportamento di Santoro in TV abbia svegliato i tantissimi lettori del mio blog – ma anche di DAGOSPIA – che sono insorti contro l’iniziativa.

Anche se gli “insorti” sono una piccolissima percentuale dei lettori (il che potrebbe voler dire che gli altri non hanno avuto nulla da obiettare) mi piace tornare sull’argomento poiché dalle critiche mi pare si desuma una scarsa attenzione sia ai problemi del pluralismo, sia a quelli della difesa, fatta dal CODACONS negli anni, del pluralismo.

Allora diamo prima un po’ di dati concreti: il Codacons – mai invitato a manifestare il pensiero dei cittadini né nella trasmissione di Santoro (su cui puoi leggere su questo blog il mio pezzo “I NUOVI FORCAIOLI”) né in quella di Vespa (su cui trovi sul sito www.codacons.it decine di denunce per violazione del pluralismo) – va fiero di tale esclusione, poiché se due conduttori così faziosi come Vespa e Santoro evitano la nostra associazione come la febbre gialla, questo vuol dire che noi non sappiamo adeguarci alla faziosità, e guasteremmo i piani che questi due conduttori fanno perseguendo le loro tesi di parte in ogni argomento che trattano.

Questo non vuol dire che a noi non piace quel che fanno i due, e nemmeno che parteggiamo per la RAI dei Masi contro quella dei Santoro.

La nostra privata opinione, politica e sociale, non c’entra con l’azione del Codacons che ha conservato la caratteristica nel tempo di non guardare in faccia all’autore della mascalzonata prima di denunciarla pubblicamente.

Così abbiamo denunciato Rutelli ma anche Formigoni per gli omicidi determinati dall’inquinamento delle città, e abbiamo criticato Prodi e Gianni Letta per essere stati ambedue consulenti della più grande banca di affari che ha contribuito a portare alla rovina la finanza nazionale e i risparmi di voi cittadini.

Del pari abbiamo intentato causa a Prodi ma anche a Tremonti per le tasse sulla benzina, e ancora io stesso ho partecipato alle elezioni insieme a Grillo a Bologna ma non ho lesinato critiche contro di lui, quando ho ritenuto giusto farlo, come puoi leggere su questo stesso blog, e così via.

Ma – agli amici del blog di labile memoria – ricordo che quando il Ministro per lo sviluppo economico Scajola sferrò un violento attacco a Santoro aprendo una istruttoria su Annozero, il CODACONS presentò subito una denuncia alla Procura della Repubblica e un ricorso al Tar del Lazio, e dopo tali interventi il Ministro ritirò la mano con cui aveva lanciato il sasso, e mollò la preda della libertà di espressione del pensiero.

Ma non basta! E chiedo perdono della lunghezza ma mi pare necessaria.

Il CODACONS sul, e per il, pluralismo sociale e informativo annovera al suo attivo centinaia di iniziative, tra le quali citiamo:

esposto alla Commissione di Vigilanza Rai per la cena politica a casa di Bruno Vespa;
critiche pubbliche alla trasmissione “Primo Piano” (Rai3) per mancanza di pluralismo;
proteste contro lo spostamento in terza serata della trasmissione “Confronti” (Rai2);
intervento dinanzi alla Procura di Trani a favore di Annozero, segnalando illegittimo comportamento del Ministero dello sviluppo economico a danno di Santoro;
esposto alla Corte dei Conti sul regolamento par condicio del Governo che vietava talk show e programmi di approfondimento giornalistico in periodo pre-elettorale;
ricorso al Tar e denuncia in Procura contro intervento del Ministro Scajola ai danni di Annozero;
numerose denunce in Procura inerenti gli sprechi di soldi pubblici da parte della Rai;
esposti e denunce contro la soppressione del programma “Raiot” (Rai3) condotto da Sabina Guzzanti;
esposto all’Antitrust e conseguente multa alla Rai per la pubblicità occulta a un libro di Bruno Vespa durante una puntata di “Quelli che il calcio”;
esposto alla Commissione di Vigilanza Rai contro intervento in diretta del direttore del Tg1 Augusto Minzolini;
circa 500 esposti del Codacons solo negli ultimi 10 anni contro singoli episodi in cui in una trasmissione Rai è venuto a mancare il pluralismo nell’informazione, o il servizio pubblico è stato carente nei confronti dei telespettatori. 

Allora, detto questo, affrontiamo con piacere le critiche di chi poco ci conosce, e non ci sottraiamo alle strumentalizzazioni che DAGOSPIA (sito, utilissimo e divertentissimo, anche pieno di foto di bellissimi culi e tette, ma notoriamente filoberlusconiano, e oggetto anche di alcune querele da parte nostra) ha utilizzato la nostra iniziativa per attaccare anche lui Santoro.

Quello che conta, infatti, è mantenere dritta la barra del corretto uso del servizio pubblico (indipendentemente da chi tenta di deviarla) senza timori di critiche o usi strumentali della nostra limpida azione. In questo senso fa bene Santoro a difendere la libertà di espressione del pensiero (che peraltro non sembra molto intaccata nella realtà visto che nella sua trasmissione fa quel che vuole).

Resta il dubbio se le offerte economiche fattegli dalla RAI per andarsene siano state meno allettanti di quelle che indussero la “ribelle” Annunziata a mollare, anche lei “oppressa” per la sua natura troppo indipendente, e passare ad una agenzia privata, o quelle della Sabina Guzzanti, stranamente rinunciataria, quando le tolsero la trasmissione “Raiot” lasciando solo noi come cretini a difendere la sua libertà che nemmeno lei voleva più difendere!! Ma non ci sembra accettabile che, se egli vuole ribattere a un procedimento disciplinare nei suoi confronti (procedimento la cui instaurazione è doverosa: chi di voi – datore di lavoro – sentendosi mandare a fare in culo in pubblico da un proprio dipendente non lo  avvierebbe??), usi il mezzo pubblico per farlo. Doveva limitarsi e dare la notizia ma non poteva certo presentare anche le proprie giustificazioni tramite messaggio TV! Voglio dire che lui poteva denunciare la mancanza di libertà di espressione del pensiero, e anche la compressione dei suoi diritti, quanto voleva, ma non mandare a fare in culo) il proprio datore di lavoro (anche se costui avesse sbagliato sia chiaro) in pubblico, abusando dell’ascolto dei suoi stessi telespettatori, di cui almeno un 30%, forse di destra, forse qualunquisti, potrebbero non essere d’accordo con lui ma con Masi, telespettatori che devono essere tutelati dall’abuso anche del diritto. L’abuso del diritto, infatti, è l’abuso più spregevole che esista, perché fatto da chi ha, forse, ragione, ma che si mette, abusando, dalla parte del torto e, degradando quel giusto diritto in pubblico, finisce per far danno al diritto stesso. Se, infatti, ora si aprisse una vertenza giudiziaria, mentre prima della sparata di Santoro qualsiasi giudice avrebbe dato ragione a lui, e avrebbe difeso i suoi diritti di espressione libera del pensiero, ora invece lui perderebbe la causa solo per la stronzata del “vaffanculo”, e così lederebbe nella immagine della gente anche il diritto giusto che era alla base della protesta esagerata e presuntuosa da lui fatta, chiaro sintomo di senso pericolosissimo di impunità e onnipotenza.

Mi terrorizza l’idea che aprendo il TG1 possa sentire Minzolini dire impunemente “stronzo Fini o Vendola frocio… Vaffanculo” o Vespa dire – come fa nella rete privata Fede – “evviva Silvio.. meno male che lui…c’è!!”

Credo che da questi eccessi i telespettatori debbano essere difesi e personalmente proseguirò a farlo. 

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