Burkini, bikini e fesserie varie


Cari amici,

vedendo sabato la foto in prima pagina de Il Fatto Quotidiano della nonna e del bisnonno di Travaglio per un attimo mi ero convinto che fosse il problema del burkini un problema solo culturale e di epoca. Poi però ho guardato più attentamente e mi sono accorto che quella foto dimostra esattamente il contrario di ciò che vorrebbe, e cioè che è assurdo ammettere burqa e burkini per le donne islamiche nei paesi europei.

Questo perché la Carta europea dei diritti dell’uomo e le altre convenzioni internazionali hanno come principio fondamentale e di base la parità tra uomo e donna e l’esclusione di qualsiasi tipo di discriminazione. Allora ho riflettuto su quella foto e mi sono detto che mentre all’epoca del nonno e del bisnonno di Travaglio erano tutti vestiti a mare, sia le donne che gli uomini, anzi gli uomini anche col cappello, oggi invece gli uomini islamici vanno al mare in pantaloncini e alle Olimpiadi in costume da bagno. Questo vuol dire che la scelta del burqa non è una vera scelta ma è una scelta indotta e forzata nelle donne dalla cultura dei maschi islamici e non è nemmeno di carattere religioso, ma solo viene contrabbandata come scelta religiosa. Altra stupidaggine quella di chi ha tirato in ballo le suore cattoliche che anche loro vanno al mare vestite: ebbene le suore è vero che vanno vestite al mare ma sono donne che hanno scelto di dedicare la loro vita alla religione e alla chiesa e hanno tantissime altre limitazioni : divieti di rapporti sessuali, di vita sentimentale, di matrimonio, di partorire, ecc.

Ma sono donne che hanno sicuramente scelto liberamente questa vita di limitazioni. Quindi non c’è nessun paragone che tenga con loro, perché le donne islamiche invece non hanno scelto ma sono state costrette a scegliere un costume sociale che sicuramente le fa soffrire, perché le discrimina e le rende differenti da tutte le altre donne del mondo, oltre che differenti nei diritti che sono diritti della persona, assoluti e intangibili rispetto ai maschi della loro stessa società.

Quindi per concludere se si vuole una reale integrazione bisogna impedire queste discriminazioni nei confronti delle donne islamiche e la smettano tutti quanti di citare esempi che nulla hanno a che vedere con la questione che attualmente è molto dibattuta (anzi troppo dibattuta) perché ci hanno fatto “due scatole” con questa storia del burkini.

A presto,

CR

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