BOLLETTE IN AUMENTO, UNA NUOVA STANGATA!


Cari amici,

spenti i termosifoni con l’arrivo del caldo se speravamo di risparmiare in energia elettrica, ci siamo solo illusi. Già, perché dal terzo trimestre in poi, precisamente dal mese appena iniziato, le bollette subiranno un aumento: del 4,3% per l’elettricità e dell’1,9% per il gas. Anche se tentano di drizzare il tiro dicendoci che risparmieremo complessivamente in un anno 70 euro, c’è chi – l’Autorità per l’energia, non una a caso! – minaccia sanzioni.
Senza neanche tanti giri di parole l’Autorità ha parlato di: “strategie anomale adottate dai diversi operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica, sia in sede di programmazione di immissione e prelievi, sia in sede di offerta di servizi di dispacciamento”.
Qual è il motivo di questi rialzi? I fornitori hanno ridotto la quantità di energia sul mercato a fronte di un balzo verso l’alto dei costi di Terna, la società che gestisce la rete. Variazioni tutt’altro che trascurabili, tanto da far ricadere il sospetto sulle aziende elettriche. L’ipotesi è che abbiano raggiunto un accordo tale per cui i prezzi lievitano nonostante le perdite delle centrali. Ecco perché l’Authority ha dato il via a un procedimento, intimando “la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso”.
A conti fatti, quanto pagheremo?
Per l’elettricità, la spesa per la famiglia-tipo nei 12 mesi compreso il periodo oggetto dell’aggiornamento sarà di circa 503 euro, con un impercettibile calo rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, che corrisponde ad un risparmio – altrettanto insignificante – di circa 3 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo nello stesso periodo sarà di 1.068 euro, con una riduzione del -5,9%, corrispondente a un risparmio di 67 euro.
A mio parere il Governo dovrebbe intervenire al più presto! La pressione fiscale sui consumi legati all’energia ci piazza ai primi posti tra i vari Paesi europei. Per il gas il peso delle tasse raggiunge il 53,5% nella classe di consumo intermedia (525-5.254 metri cubi) e, addirittura, arriva al 71,9% nella classe più elevata (oltre 5.254 metri cubi, per lo più riscaldamenti centralizzati), contro una media Ue rispettivamente del 39,5% e del 45,1%.
Altro che lieve picco – come alcuni vorrebbero far credere – le prossime bollette incideranno in modo non indifferente sulle tasche dei consumatori, specie ora che a causa del forte caldo non risparmiamo certo in condizionatori!

A presto,
CR

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