APPUNTI DAL FORUM DELL’AGRICOLTURA DI CERNOBBIO


Qualche appunto sul Forum di Cernobbio di questi giorni, sulla base delle mie osservazioni.

Al Forum dell’Agricoltura, oggi Coldiretti ha dato voce alla Philip Morris. Il suo ad Sidoli, con grande orgoglio, prevede 200 milioni di fumatori in più ed esalta il grande business del tabacco in agricoltura. Tutto fantastico: l’unica cifra che gli sfugge riguarda gli 80000 morti all’anno – per causa diretta o indiretta – prodotti dal fumo.

L’unica speranza è rappresentata dal progetto di sostituire alla sigaretta un sistema IQOS non nocivo. I consumatori, da anni in guerra contro il veleno del fumo, attendono fiduciosi MA CON POCHE SPERANZE.

Dopo il tabacco la parola al reduce di 4 guerre mondiali che esalta l’esposizione della sua fondazione a New York: qui, egli mette in mostra i bellissimi parchi italiani e li presenta al mondo. Bene, bravi, bis. Peccato che non parli anche dello sfascio totale dei parchi pubblici e nazionali, abbandonati o inattivi da decenni senza che nessuno muova un dito per impedirlo.

Il reduce, per dovere di completezza, è Alfonso Pecoraro Scanio.

Ancora: l’ad di Conad – per giustificare e non criminalizzare il grano straniero, con cui forse è fatta la sua pasta – ricorda che Alinari raffigurava a inizio secolo le navi di grano dall’Ucraina: dimentica però il resto, su cui cala un silenzio assoluto. E il resto non è di poco conto: quello che conta, e che andrebbe raccontato, è il modo in cui come viene coltivato il grano italiano, e a maggior ragione quello ucraino. Quest’ultimo, per noialtri, è un vero e proprio mistero: chissà che genere di trattamenti vengono eseguiti laggiù, mentre noi beatamente lo ignoriamo.

Infine. Il segretario generale Vincenzo Gesmundo interviene replicando a Conad e mette tutti in riga ricordando che se nel grano c’è il glifosato questo non corrisponde ai desideri dei consumatori. Il glifosato, infatti, si criminalizza da solo. In conclusione Gesmundo annuncia un importante contratto di filiera con il gruppo Casillo, il più grande importatore di grano del nostro Paese, per valorizzare il grano duro italiano – insieme a un altro relativo alla filiera della carne con Cremonini.

CR

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