Adesso indagate i responsabili per omicidio volontario!


Dopo le incredibili rivelazioni riguardo la tragedia del Mottarone, che è costata la vita a 14 persone, non possiamo aspettare. Il bisogno di verità, il bisogno di giustizia, sono insopprimibili e anzi in questo caso ancora più forti che in altre circostanze. Perché sentire che secondo il capo d’accusa formulato dalla Procura di Verbania i tre fermati hanno omesso “di rimuovere i forchettoni rossi aventi la funzione di bloccare il freno, cagionando il disastro da cui derivava la morte delle persone” è già di per sé una coltellata nello stomaco.

Non si sarebbe trattato, quindi, di una tragica fatalità: i continui blocchi dell’impianto registrati dalla messa in moto della funivia, a partire cioè dal 26 aprile scorso, starebbero lì a testimoniarlo.

E ora, che fare? Ora bisogna accertare le responsabilità e punire – DURAMENTE – i responsabili. Ecco perché – a seguito delle risultanze dell’inchiesta che vedrebbero alcuni arrestati accusati di aver provocato la strage per motivi economici, manomettendo i freni di emergenza così da non dover chiudere l’impianto – crediamo che i reati per cui la magistratura procede debbano essere modificati (ora si procede per omicidio colposo plurimo). I gravi fatti emersi possono infatti configurare, se confermati, la fattispecie di omicidio volontario. Ci pare sacrosanto chiedere alla Procura di procedere per i reati più gravi previsti dal nostro ordinamento: è ora di inviare un messaggio chiaro riguardo la sicurezza degli impianti e dei mezzi di trasporto in questo Paese. Servono punizioni chiare, definitive, puntuali: per rispetto delle vittime, certo, ma anche di tutti i cittadini italiani.

Che pagano le tasse, lavorano, e non possono continuare a pagare con la loro vita errori, inefficienze o vere e proprie scelte criminali.

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