A PROPOSITO DEL LODO ALFANO – BIS…

In queste ore è arrivato il primo sì sul “secondo” lodo Alfano: lo “scudo” giudiziario è stato ristretto per le cariche di Presidente della Repubblica e di Presidente del Consiglio dei Ministri, però….

Però la sospensione riguarderà anche i processi riguardanti fatti e circostanze precedenti l’assunzione delle cariche….

Insomma, avrà una efficacia retroattiva!

Va bene (anzi: non affatto va bene….) per carità, però perché non hanno applicato il principio anche per le class action?

Ricordo che dal 1 gennaio 2010 è possibile proporre l’azione collettiva per l’accertamento della responsabilità, per la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni in favore della classe che abbia subito le conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette; oppure che abbia acquistato un prodotto difettoso o pericoloso; oppure ancora che versi in una medesima situazione di pregiudizio nei confronti di un’impresa, in conseguenza di un inadempimento contrattuale.

Ma solo in conseguenza degli illeciti commessi dal 15 agosto 2009.

Come dire “salviamo” i vari crack Cirio, Parmalat, Bona argentini e tutti gli altri illeciti commessi prima…

E del resto la stessa class action contro la P.A. – che può essere avviata al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio – è possibile solo per gli illeciti compiuti a partire dal 15 gennaio 2010.

A differenza della class action contro le imprese, quindi, già con una risibile efficacia “retroattiva”, per questa azione collettiva non è prevista alcun tipo termine di retroattività.

Allora ritengo che i Cittadini siano anche disposti ad accettare la retroattività del lodo Alfano, purchè lo stesso principio venga applicato per la tutela di diritti di migliaia di Cittadini e, seppur riguardanti Istituzioni e come tali doverose di tutto il rispetto e delle migliori condizioni per poter adempiere le proprie funzioni, non attraverso la salvaguardia di solo 2 persone… 

 Voi che ne pesnate?

5 Commenti

  • gentile codacons, a proposito di uso privato della rai..ha visto per caso la puntata di porta a porta dell’altro giorno in cui masi e company facevano il processo a michele santoro?.. mi aspetto da voi un’azione congruente con ciò che è stato fatto nei confronti di michele santoro. saluti.

  • Fiat: prima ti spremono e poi ti gettano via!

    Sergio Marchionne non ha usato mezzi termini e nel pieno delle tensioni sindacali che animano gli stabilimenti del gruppo ricorda un pò zagaiando che “…senza Italia la Fiat farebbe meglio”! Sì perché, come ha detto il manager, nel corso dell’intervista del programma tv Che tempo che fa: “quest’anno abbiamo annunciato che faremo oltre 2 miliardi di utile operativo e nemmeno un euro è fatto in Italia”… ma neppure un euro di quei miliardi sarà restituito a quell’Italia cui la Fiat ha succhiato per decenni contributi statali, casse integrazioni e soprattutto il lavoro di decine di migliaia di operai, impiegati, ingegneri! Senza lo Stato italiano e senza il lavoro degli italiani, compresi tutti coloro che hanno acquistato le auto della famiglia Agnelli, la Fiat non sarebbe la Fiat. Ovvero quell’industria che nel 2009, quando un operaio alla catena di montaggio prendeva una busta paga di appena 1.200 euro, remunerava l’amministratore delegato della Fiat, Marchionne, con 4,78 milioni di euro, il presidente Montezemolo con 5,17 milioni di euro e, il meno “fortunato”, John Elkann, nipote prediletto di Gianni Agnelli, con solo 631 mila euro, extra esclusi. Una discussione, comunque, tra ricchi quella messa in onda sulla tv del canone! Da una parte Marchionne, l’intervistato, di cui già si è detto. Dall’altra il conduttore, Fabio Fazio: 2milioni di euro l’anno il suo cachet Rai! Insomma, una discussione tra gente che non ha nulla a che spartire con la “gente” che campa di salario e di pensione! Tant’è che ‘il manager con il pullover’, deve aver percepito l’atmosfera e s’è mosso a compassione, annunciando che l’obiettivo per il futuro, se aumenterà la produzione e se gli operai non schiatteranno sotto gli ingranaggi della fabbrica torinese, è di portare gli stipendi degli operai a livelli europei! Per contro, un paese serio dovrebbe perseguire un solo obiettivo: rilevare tutte le strutture Fiat al valore di… ‘un euro’, come dice ‘lui’, e riconvertirle riprendendosi i soldi delle agevolazioni statali. Dopo, ma solo dopo, il ‘metalmeccanico’ Marchionne, potrà andare a produrre dove e come gli pare!

  • Il governo del fare: in 5 anni taglio di 300.000 posti!

    Il ministro della Pubblica amministrazione – sfiammate le liti interne al Pdl che gli hanno inevitabilmente rubato la scena – torna a dare i “numeri”! Peccato, però, non siano i numeri vincenti per il SupeEnalotto, ma solo per altri giochi: intrighi e affari di ‘palazzo’! Renato Brunetta stima che in cinque anni, dal 2008 al 2013, «si può prevedere una riduzione dell’occupazione nel pubblico impiego di oltre 300 mila unità pari a -8,4% per effetto delle misure in materia del blocco del turn over, contratti di lavoro flessibile e collocamento a riposo». È quanto si legge in un documento presentato oggi dal ministro in occasione del convegno ‘Una riforma per la crescita’ che fa il punto sulla riforma della Pubblica amministrazione. Una riforma all’insegna della demolizione del ‘Paese-Italia’! Nel testo viene spiegato che il personale pubblico si è già ridotto di circa 72 mila occupati negli anni 2008 e 2009. 72.000 lavoratori sottratti alle corsie degli ospedali, alle aule giudiziarie, alle forze dell’ordine, alla scuola. Una riforma che porta inevitabilmente la nostra Italia allo sfascio prima di appaltarla ai ‘gruppi forti’ del belpaese e farla divenire una volta per tutte, la ‘loro’ Italia!

    …ECCO COME TI RISOLVO IL PROBLEMA DELLE “AUTO BLU”!
    «Tra qualche giorno» sarà varato il provvedimento per dimezzare (?) i costi delle auto blu, non per dimezzarle!!! Lo ha detto sempre lui, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che spiega: «Non sarà un disegno di legge ma un decreto legge». Di fronte ad un servizio oggi «dal costo spaventoso», dice il ministro, «se lo compriamo sul mercato dimezzeremo i costi (?). È quello che faremo con il decreto nei prossimi giorni. È un altro elemento fondamentale dell’ottimizzazione del sistema»…. lui, a differenza nostra, la chiama così la demolizione dell’Italia!

  • Purtroppo se nella politica continueranno a girare sia a dx che a sx le stesse persone, la nostra povera Italia andrà a rotoloni! Gli Italiani non hanno bisogno di scienziati, ma di persone PULITE!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *