A Cernobbio è stata persa un’occasione per parlare dei problemi reali dei cittadini


Anche quest’anno al Forum Ambrosetti di Cernobbio abbiamo assistito alla solita sfilata di politici ed imprenditori che oramai mette tristezza e annoia. Tanti i temi trattati e le pompose dichiarazioni su aspetti macroeconomici, ma nessun riferimento ai problemi reali degli italiani. Ed è un vero peccato perché il Forum, mettendo insieme istituzioni, politica, imprese ed industria, potrebbe essere l’occasione di un confronto costruttivo nell’interesse dei cittadini i quali, tuttavia, risultano gli unici esclusi dal simposio.

 

Nessun rappresentante degli utenti o della società civile a Cernobbio, nessun intervento su questioni attuali che interessano in modo diretto le famiglie, nessun dibattito su concorrenza, tasse, sanità, lavoro, alimentazione e via dicendo. Non abbiamo sentito parlare, ad esempio, dello scandalo delle uova al fipronil e delle ripercussioni per i consumatori e per il settore alimentare, pur essendo un grave caso di attualità, ma nemmeno della questione dei vaccini obbligatori che sta gettando nel caos migliaia di famiglie. Nessun riferimento agli ospedali che non funzionano con i pazienti abbandonati nei corridoi e i decessi nelle corsie; agli episodi di violenza sulle donne, ai trasporti pubblici che non funzionano, agli eccessivi costi della giustizia, e alle molteplici questioni che interessano davvero gli utenti.

 

Così il Forum Ambrosetti si trasforma in una poco utile sfilata di politici che gli italiani disprezzano, e non apporta alcun reale contributo al Paese perché viene svilito a triste passerella di “big” dell’industria e della politica, con buona pace dei cittadini che dalle loro case continuano a pagare il prezzo dei tanti problemi del nostro Paese, senza poter dire la loro dai palchi che contano.

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